Elena Rossi, nata a Ravenna il 13 luglio 1967, è la moglie di Ali Agca, il turco che nel 1981 compì un attentato ai danni di Papa Giovanni Paolo II. L’uomo all’epoca aveva 23 anni, lei appena 14. Rimase colpita dall’accaduto e iniziò a scrivere lettere in carcere all’attentatore, al fine di capirne le motivazioni e la personalità. Lo fece per qualche anno, poi la cosa si interruppe, fino a quando, nel dicembre 2014, Ali Agca si recò a Roma sulla tomba di Papa Wojtyla. “Cominciai a cercare un suo contatto, lo trovai e gli mandai una mail, specificando che ero quella stessa Elena che gli scriveva in carcere – ha dichiarato la donna al “Corriere della Sera” –. Lui si ricordava delle mie lettere, così iniziammo a scriverci e a telefonarci. A fine gennaio 2015, venni a Istanbul per la prima volta. Ci innamorammo entrambi e io mi innamorai anche di Istanbul e della Turchia”.
La donna descrive il marito come una persona buona, gentile, premurosa: “A volte mi sembra che mi veda più come una figlioletta che ha adottato, piuttosto che come una moglie. Ci siamo incontrati nel gennaio 2015 e sposati nell’ottobre successivo, quindi nel giro di pochi mesi di convivenza abbiamo deciso di sposarci. Così, naturalmente, senza una vera proposta. Il primo giorno di San Valentino che festeggiammo insieme, mi regalò un anello, molto simile a una fede, così gli altri uomini avrebbero saputo che ero impegnata. Ali Agca è un po’ geloso!”.
ALI AGCA, LA MOGLIE ELENA ROSSI: “I MIEI GENITORI NON SEPPERO DEL NOSTRO MATRIMONIO”
Ancora nel suo racconto al “Corriere della Sera”, Elena Rossi ha rivelato di non avere detto ai suoi genitori che aveva sposato Ali Agca. Parlò loro genericamente di “un turco”: “Già all’epoca non stavano molto bene, così ho preferito non dire nulla, ma probabilmente l’avrebbero accettato – ha sottolineato –. Adesso un po’ mi rammarico di non aver detto loro la verità”. Suo marito non le ha mai chiesto di convertirsi all’Islam: “La scelta è stata mia. Sono sempre stata credente, ma non riconoscendomi più nella Chiesa cattolica e nel Cristianesimo, mi sono interessata per un certo periodo all’Ebraismo, poi mi sono dedicata allo studio del Sacro Corano, già prima di conoscere Ali Agca”.
Dietro l’attentato al Papa commesso dal suo consorte, ha sottolineato Elena Rossi, “non c’è nessuno. Nonostante i vari occultamenti, l’origine dei soldi che aveva in tasca è dimostrabile. I vari soggetti sopracitati si sono scatenati dopo, in quanto pretendevano che Ali Agca accusasse i servizi bulgari e quindi il Kgb sovietico, in realtà totalmente estranei all’attentato”. Su Emanuela Orlandi, infine, “Ali ritiene che sia stata presa direttamente dal Vaticano e collocata in un convento di clausura. Ne è veramente convinto. In quanto a Emanuela, ha avuto rassicurazione, fino a tre anni fa, da parte di un sacerdote, che era viva”.