Alice Grassi è la figlia dell’imprenditore Libero Grassi ucciso, ventotto anni fa dalla mafia per aver detto no al pizzo. Nel giorno dell’anniversario della sua morte, la figlia è tornata sul luogo dell’omicidio del padre per continuare la sua personale ‘lotta alla mafia’ spruzzando della vernice rossa. Un gesto importante quello fatto dalla donna in Via Alfieri, la strada dove Libero Grassi venne ucciso, in cui nel giorno dell’anniversario della morte campeggia anche un manifesto scritto a mano in cui si legge: ” Il 29 agosto 1991 è stato assassinato Libero Grassi, imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia, dall’omertà dell’associazione degli industriali, dall’indifferenza dei partiti, dall’assenza dello Stato”. Nessuna targa o altro, la famiglia non ha mai voluto cose di questo tipo. Nel giorno dell’anniversario della morte presenti anche Leoluca Orlando, il sindaco di Palermo, l’assessore regionale Salvatore Cordaro in rappresentanza del governatore Nello Musumeci e un gruppo di commercianti bengalesi che, proprio come Libero Grassi, hanno detto ‘no al pizzo’.
Alice Grassi: “il governo non ha fatto nulla”
Alice Grassi a Adnkronos ha raccontato come in questo anno sia stato fatto davvero poco. Anzi la donna precisa: “o sono io che non mi sono accorta di niente oppure il governo in questo anno non ha fatto nulla” parlando di un tema importantissimo come la lotta alla mafia. La Grassi prosegue la sua denuncia sottolineando come tutte le azioni ed attenzione del governo siano indirizzate verso il tema dell’immigrazione: “siamo così intenti a respingere gente sfortunata che non ci occupiamo di ciò che succede a casa nostra, come la mafia o la ‘ndrangheta”. Durante la cerimonia di commemorazione tenutasi a Palermo in via Alfieri, la figlia di Libero Grassi ha parole anche per Matteo Salvini: “Il ministro Salvini si sarebbe dovuto occupare della ‘ndrangheta al Nord, che esiste, invece non mi sembra che abbia fatto niente”.
Figlia Libero Grassi: “la gente continua a negare di essere vittima del pizzo”
La figlia di Libero Grassi prosegue poi parlando anche del nuovo governo su cui al momento preferisce non dire nulla: “Aspettiamo… Può essere pure che torni Salvini. Però, di solito una parte del governo che dovrebbe nascere è stata più sensibile a queste tematiche. Speriamo che in un programma comune (M5S-Pd ndr) la lotta comune a Cosa nostra rientri tra le priorità”. Infine la donna torna sul tema del pizzo dicendo: “buona parte della gente continua a negare di essere vittima del pizzo oppure lo trova conveniente. Purtroppo lo sappiamo, non è cambiato. Ma è cambiata una cosa: ora puoi decidere da che parte stare. E’ successo un fatto molto grave, cioè che i legali di Addiopizzo non vengono più risarciti direttamente, questo farà diminuire ulteriormente le denunce”.