Vienna, un insegnante di sport e un presunto complice avrebbero commessi abusi su almeno quaranta tra bambini e adolescenti. Lo riporta il quotidiano tedesco DiePress, che segnala come lo scandalo sia esploso nel 2019, dopo una denuncia che ha svelato quanto avveniva in un club di basket. E lancia una pesante accusa: l’amministrazione scolastica e la gestione della scuola non avrebbero fatto nulla, nonostante con ogni probabilità fossero a conoscenza degli abusi sessuali.
Secondo quanto si apprende, gli abusi sessuali sarebbero iniziati già nel 2004. Lo ha ipotizzato la Commissione della Direzione dell’Educazione. L’allenatore si è suicidato nel 2019 in seguito alla denuncia degli abusi, ma le indagini non si fermano e svelano quanto sarebbe accaduto negli anni passati. Come riporta il quotidiano tedesco, l’ex preside della scuola sarebbe stato a conoscenza del fatto che nel 2012 l’allenatore aveva regalato agli alunni un libro fotografico, contenente anche immagini degli allievi mentre erano nelle docce. Anche gli ex allievi si sono scagliati contro l’ex preside, che li avrebbe insultati dopo il suicidio avvenuto nel 2019. In questo caso è stato coinvolto anche lo psicologo scolastico, che avrebbe semplicemente giudicato quella classe come “difficile”. Come si legge nel rapporto compilato dalla Commissione, nel mese di maggio 2019 la scuola era stata informata dell’avvenuta denuncia nei confronti dell’allenatore che aveva commesso gli abusi sessuali, ma il dipendente incaricato di trasmetterle alla direzione non aveva provveduto a questo compito. Si configura quindi un pesante quadro di omissioni.
Allenatore accusato di abusi sessuali, indagato un presunto complice
Allenatore viennese accusato di abusi sessuali su almeno quaranta bambini e allievi, il quotidiano DiePresse sottolinea altre anomalie nella gestione di questo caso. Infatti, emerge come la prima denuncia nei confronti dell’allenatore sia risalente al 2013, quando aveva lavorato come animatore durante un campo estivo. Eppure, la denuncia della vittima alla polizia della Bassa Austria non aveva avuto alcun seguito e ora l’ufficio del pubblico ministero ha avviato un’indagine nei confronti di ignoti per abuso d’ufficio.
Anche la presenza del presunto complice potrebbe complicare il quadro già fosco attorno a questa storia di abusi sessuali, perché nel 2016 avrebbe perso il lavoro in seguito alla denuncia di un’allieva, ma avrebbe continuato a insegnare nel club di basket perché gli atti erano stati archiviati. Ora, il Segretario di Stato per la Gioventù Claudia Plakolm intende disporre per legge il divieto per i condannati per reati sessuali di lavorare a contatto con i ragazzi.