Il piccolo Alvin è finalmente a casa, insieme al papà ed al nonno arrivato direttamente dall’Albania: dopo 5 anni nell’inferno dell’Isis il piccolo può finalmente mettere la parola fine a questa storia. L’intera vicenda è tornata al centro dell’attenzione mediatica dopo una lettera che Alvin aveva scritto al padre un mese fa e grazie all’aiuto dei curdi-siriani che controllano quella parte di territorio, le iene insieme al padre del bambino si sono recati in un campo di prigionia in Siria, chiamato anche il “campo delle mogli dell’Isis”. Sono in tutto 70mila persone, tra donne e bambini, giunti da tutto il mondo. E qui c’era anche Alvin. Pelazza ha seguito tutte le fasi di questa vicenda, fino all’ultima tappa, quella che lo ha portato a Beirut, in Libano, dove nei giorni scorsi è giunto Alvin, direttamente all’ambasciata italiana. Il piccolo, ad un’operatrice della Croce Rossa internazionale che si prende cura di lui, racconta la vita nel campo, fatta di attese e speranze, e la felicità tornare dal padre in Italia. In attesa del suo ritorno in Italia, l’ambasciatore italiano a Beirut, Massimo Marotti, ha dichiarato a Le Iene: “Mi immedesimo nel padre del bambino e nell’affetto con cui potrà assisterlo nel recuperare i traumi che questo ragazzino ha vissuto”. Quindi l’arrivo di Alvin a Beirut e il volo verso Roma dove ha potuto finalmente abbracciare le sorelle e l’amato papà. Clicca qui per il video completo del servizio (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LA STORIA DEL PICCOLO ALVIN
Da alcuni giorni Alvin Berisha ha finalmente fatto ritorno in Italia. Il bambino di 11 anni è stato tratto in salvo da un campo di prigionia in Siria per combattenti dell’Isis dove era giunto dopo essere stato rapito dalla madre nel 2014, all’età di appena 6 anni. La mamma, che si era radicalizzata, aveva portato il piccolo – nato in Italia da genitori albanesi – fino a Damasco al fine di far unire anche lui al sedicente Stato islamico. La donna rimase poi uccisa nel corso di uno dei tanti bombardamenti insieme agli altri figli avuti in Siria da un militante dell’Isis. Alvin era rimasto da solo in quell’inferno e nonostante l’impegno del padre Afrimm, non era riuscito ancora a lasciare la Siria. Il papà del bambino si era rivolto a Le Iene, che avevano così riacceso i riflettori sul caso. Nelle passate settimane, la trasmissione di Italia 1 insieme all’inviato Luigi Pelazza e ad Afrimm erano giunti nel campo di prigionia di Al Hol in Siria, dove l’uomo aveva potuto rivedere e riabbracciare il figlio. Convinto di poter tornare sin da subito in Italia, però, aveva dovuto frenare l’entusiasmo a causa di una serie di intoppi burocratici.
ALVIN, BIMBO STRAPPATO ALL’ISIS È IN ITALIA DAL PADRE
Dopo anni di ricerche e dopo aver riabbracciato il padre, Alvin è riuscito a fare ritorno in Italia solo nei giorni scorsi, dopo aver ottenuto il visto d’ingresso per l’Italia che gli ha permesso di poter finalmente tornare dal padre. La trasmissione Le Iene anche questa sera torna sul caso mostrandoci la felice conclusione di una storia iniziata nel peggiore dei modi. Adesso il piccolo Alvin è tornato nella sua casa, circondato dall’amore del padre e del resto della sua famiglia. Vedremo quindi il momento esatto in cui il bimbo arriva all’ambasciata italiana a Beirut accompagnato dalla Croce rossa e dalle autorità albanesi, grazie alla cui collaborazione è stato possibile giungere a questo importante risultato. Dopo tanti anni Alvin ha raggiunto finalmente un luogo sicuro dopo tanto tempo e proprio qui riesce a tornare a sorridere a Luigi Pelazza che ha voluto accendere i riflettori sulla sua storia, dando vita all’atteso lieto fine.