La Borsa italiana chiude in positivo. A Piazza Affari il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,57% a 25.163 punti. Telecom Italia TIM ha registrato la peggior performance di giornata: il titolo ha perso il 3,45% a 0,322 euro. In ripresa invece i titoli del settore bancario. Ad esempio, UniCredit ha registrato un rialzo dell’1,49% a 10,002 euro. Invece per Generali si può parlare di altalena. Il titolo del Leone di Trieste ha comunque messo a segno un rialzo dell’1,64% a 21,11 euro. Per quanto riguarda Eni, il rialzo è dello 0,9% a 13,414 euro. Meglio Saipem con +2,18% a 1,171 euro.
Il colosso automobilistico Stellantis, che ha annunciato la firma di accordi vincolanti con BNP Paribas Personal Finance, Crédit Agricol Consumer Finance e Santander Consumer Finance per la riorganizzazione dei servizi finanziari, ha perso lo 0,07% a 14,79 euro. È proseguita la discesa di Fine Foods & Pharmaceuticals NTM ha proseguito la discesa: -14% a 10,1 euro. (agg. di Silvana Palazzo)
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:20
La Borsa italiana sale dello 0,9% e sul listino principale troviamo in rosso solamente A2A (-0,2%), Atlantia (-0,6%), Interpump (-0,2%), Nexi (-1,1%), Stm (-0,9%) e Telecom Italia (-4,3%). I rialzi più significativi sono quelli di Amplifon (+3,5%), Azimut (+1%), Banca Generali (+1,6%), Banca Mediolanum (+1,5%), Banco Bpm (+2,3%), Bper (+1,9%), Campari (+2,1%), Cnh Industrial (+1,1%), Diasorin (+1,6%), Enel (+1,3%), Exor (+0,9%), Ferrari (+0,6%), Fineco (+2,9%), Generali (+2,5%), Hera (+1%), Intesa Sanpaolo (+1%), Inwit (+1%), Italgas (+0,9%), Iveco (+2,8%), Leonardo (+1%), Mediobanca (+2,3%), Monler (+0,5%), Pirelli (+1%), Poste Italiane (+1,5%), Prysmian (+1,6%), Saipem (+1,4%), Terna (+1,4%), Uncredit (+2%) e Unipol (+1,1%). Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,105, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 154 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 9:45
La Borsa italiana guadagna lo 0,1% e sul listino principale troviamo in rosso A2A (-1,2%), Atlantia (-1,3%), Enel (-0,1%), Eni (-0,1%), Exor (-0,1%), Ferrari (-0,3%), Hera (-0,5%), Interpump (-0,2%), Inwit (-0,7%), Italgas (-0,3%), Moncler (-0,7%), Pirelli (-0,2%), Prysmian (-0,2%), Recordati (-0,1%), Snam (-0,2%), Stm (-1,2%), Telecom Italia (-2,1%), Tenaris (-0,4%) e Terna (-0,9%). I rialzi più significativi sono quelli di Amplifon (+0,7%), Banco Bpm (+1,1%), Bper (+1,6%), Campari (+2,3%), Fineco (+0,6%), Generali (+2,9%), Iveco (+1%), Nexi (+1,1%), Poste Italiane (+1,2%), Uncredit (+0,7%) e Unipol (+0,8%). Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,105, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 151 punti base.
PIAZZA AFFARI CHIUDE LA SETTIMANA
Il nuovo mese comincia con alcuni dati macroeconomici rilevanti in agenda. Alle 9:45 conosceremo l’indice PMI manifatturiero italiano di aprile. Analogo dato verrà poi diffuso con riferimento alla Francia (ore 9:50), alla Germania (ore 9:55), all’Europa (ore 10:00), alla Gran Bretagna (ore 10:30) e agli Stati Uniti (ore 15:45). Alle 11:00 toccherà all’inflazione europea di marzo. Alle 14:30 dagli Usa arriverà il tasso di disoccupazione di marzo. Alle 16:00 sarà la volta dell’Indice ISM manifatturiero di marzo. Alle 18:00 sapremo il numero di automobili immatricolate in Italia a marzo. A mercati chiusi è attesa la decisione di Moody’s sul rating del debito sovrano dell’Italia e di Dbrs su quello della Francia.
Ieri il Ftse Mib ha chiuso in calo dell’1,1% a 25.021 punti. Sul listino principale si è messa in luce Terna con un +3,3%. Superiori al mezzo punto percentuale anche i rialzi di A2A (+0,6%), Generali (+3,2%), Mediobanca (+0,9%), Saipem (+2,8%) e Snam (+1,5%). Telecom Italia ha fatto peggio di tutti con un -7%. Superiori al punto e mezzo percentuale anche i ribassi di Azimut (-1,6%), Banca Mediolanum (-1,9%), Banco Bpm (-3,1%), Exor (-2,4%), Fineco (-3%), Interpump (-2%), Intesa Sanpaolo (-2,5%), Iveco (-5,6%), Leonardo (-2%), Moncler (-2,6%), Nexi (-4,3%), Poste Italiane (-2,4%), Recordati (-2,6%), Stellantis (-2,4%), Stm (-2,7%) e Unicredit (-2,8%). Lo spread tra Btp e Bund è sceso sotto i 149 punti base.
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