La seconda stagione di Andor è un intenso racconto di ribellione e sentimenti. Raramente una storia ambientata nell’universo di Star Wars raggiunge un tale livello di coinvolgimento. La sceneggiatura, scritta con cura, più vicina a un’opera di Sartre che a quella di un autore della Lucasfilm, è politica, sofferta, dalla parte di chi si ribella, ma mostra anche tutto il dolore e l’incertezza che accompagna chi sceglie di battersi per i propri valori e per la libertà.
Siamo qualche anno prima della guerra di Ghorman. L’età imperiale ha raggiunto il culmine del suo controllo dispotico sulla galassia. La polizia segreta è fuori controllo. Progetti di armi segrete si sovrappongono a rapine di materie prime ovunque l’Impero ne abbia bisogno. È il destino di Ghorman, un pianeta dedito al commercio che vorrebbe restare fuori dalle diatribe che lacerano l’universo. La polizia segreta ha scelto a tavolino quel pianeta per creare le condizioni di una feroce repressione, che porterà a un genocidio.
Nel clima di terrore, la rete di cospiratori diretta da Luthen Rael (interpretato da Stellan Skarsgård (Melancholia, Chernobyl e Good Will Hunting) continua a operare nell’ombra e a fare proseliti. Ma la vicenda che porta alla distruzione di Ghorman impone di fare chiarezza.
Ed è quello che fa la senatrice Mon Mothma (interpretata da Genevieve O’Reilly (The Matrix Reloaded, The Young Victoria e Glitch), che mette a repentaglio la sua sicurezza pur di testimoniare a favore dei cittadini vittime della ingiusta repressione. Ma è Cassian Andor, interpretato da Diego Luna (Y Tu Mamá También, Narcos: Mexico e Rogue One: A Star Wars Story) a dover intervenire in più occasioni.
Abbiamo già citato i due protagonisti maschili: Cassian Andor, un abile pilota indipendente che diventa inesorabilmente un leader della Rivolta, e Luthen Rael, il capo della resistenza, l’uomo che ha costruito nella galassia una rete impenetrabile di resistenti. I due si stimano ma litigano: Cassian vorrebbe abbandonare la battaglia, tornare a una vita tranquilla e ritrovare l’amore con Bix Caleen, interpretata da Adria Arjona (Pacific Rim: Uprising, Good Omens e Morbius).
Ma le vere protagoniste di questa stagione sono le donne, a cominciare da Dedra Meero, interpretata da Denise Gough (Colette, The Kid Who Would Be King e Paula), il capitano della polizia segreta. Donna severa, sospettosa, intransigente, votata alla causa della repressione della rivolta, ma anche lei vittima di sospetti di ambiguità, isolata come la senatrice Mon Mothma, una donna amata e piena di privilegi, ma che è pronta a lasciare tutto nel momento in cui si rende conto che non ci sono più margini di discussione.
Le altre due donne importanti nella seconda stagione sono Kleya Marki, interpretata da Elizabeth Dulau (The Outpost, The Watch e The Little Stranger), quella che conoscevamo come l’assistente di Luthen, ma in realtà quasi una figlia adottiva, e Bix Caleen, la donna che ama Cassian, la donna che Cassian protegge, cura, insegue ogni volta che torna dalle sue difficili missioni e con cui vorrebbe vivere una vita tranquilla. Ma sarà proprio lei a convincerlo che questa possibilità non esiste: per Andor c’è solo la battaglia, assumere la guida della lotta che sta per iniziare, ma che vedremo solo nella terza ed ultima stagione.
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