Andrea Crisanti/ “Aprire a Natale è moralmente inaccettabile”

- Carmine Massimo Balsamo

Andrea Crisanti ai microfoni di Agorà: "L’obiettivo del Governo era quello di smorzare il picco e distribuire l’impatto su un periodo più lungo"

andrea crisanti (Agorà)

Tra Natale e vaccino, il virologo Andrea Crisanti ha fatto il punto della situazione sull’emergenza coronavirus ai microfoni di Agorà. Il direttore di Microbiologia e Virologia dell’Università di Padova ha analizzato così la curva dei contagi: «Sicuramente non stanno aumentando il ritmo della settimana scorsa, siamo in una situazione stabile. Le misure hanno avuto l’effetto di rallentare l’andamento della curva, la prossima settimana ci dirà se questa curva è in una situazione di plateau o effettivamente scende. Se non scende, è evidente che bisogna fare qualcosa». E Andrea Crisanti ha evidenziato: «L’obiettivo del Governo era quello di smorzare il picco e distribuire l’impatto su un periodo più lungo per non cercare di non compromettere la componente economica».

ANDREA CRISANTI: “APRIRE A NATALE É MORALMENTE INACCETTABILE”

Nel corso del suo intervento ad Agorà, Andrea Crisanti si è espresso così sulla possibile riapertura a Natale: «Noi stiamo imponendo un sacrificio importante agli italiani, stiamo accettando un sacrificio sociale ed emotivo importantissimo e poi che facciamo, riapriamo tutto a Natale per poi fare tutto il casino fatto in Sardegna questa estate? Questo è moralmente inaccettabile». Infine, una battuta sul vaccino Pfizer e sul vaccino Moderna: «Prima della distribuzione di massa, dovremo parlare di efficacia – penso che il 90-94% siano livelli positivi – di durata e di logistica. Questi due vaccini differiscono molto tra di loro. Nessuno di questi vaccini ha chiarito due aspetti fondamentali: se gli anziani sono protetti e se le persone sono protette da sintomi o se diventano per un periodo portatori sani».





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