Andrea Crisanti a 360° sull’emergenza Covid-19 ai microfoni di Un giorno da pecora. Il microbiologo dell’Università di Padova ha fatto il punto della pandemia nel nostro Paese ed ha giudicato positivamente le misure che verranno introdotte dal governo: «Sono realistiche, la variante inglese non va sottovalutata: sono misure che vanno nella direzione giusta, per combattere il Covid ci vuole tempestività».
Andrea Crisanti ha sottolineato che la zona rossa prevista a partire da lunedì si avvicinerà di più alle restrizioni di Natale piuttosto che al lockdown di un anno fa, ma non è da escludere che servano ulteriori aggiustamenti legati alle varianti: «Spero che questo periodo di zona rossa sia accompagnato da una vaccinazione più di massa rispetto a quella fatta fino adesso».
ANDREA CRISANTI: “NUOVE MISURE POSSONO ABBASSARE CONTAGI”
Nel corso del suo intervento, Andrea Crisanti ha evidenziato che le misure che verranno introdotte possono essere sufficienti per abbassare i contagiati, mentre dopo Pasqua opterebbe per un atteggiamento più prudente «fino ad arrivare alla vaccinazione del 30-40% degli italiani». Dopo aver brevemente commentato il caso Astrazeneca – «i numeri mondiali ci dicono che il vaccino è sicuro, ma è bene fare tutti i controlli laddove è necessario» – Andrea Crisanti ha parlato dei pagamenti in contanti, promuovendo le transazioni con carta: «Il virus può rimanere sulle superfici un giorno o due, questo può essere un incentivo ad usare le carte di credito. Anche le carte vengono maneggiate da altre persone? Sì, è vero, io però ad esempio quando torno a casa la disinfetto sempre».