Da diversi mesi gli appassionati sono in apprensione per le condizioni di Eleonora Giorgi; un affetto smisurato nei suoi confronti dopo il doloroso annuncio della malattia, un terribile tumore al pancreas contro il quale sta lottando con tutta se stessa grazie al supporto dei medici e soprattutto grazie all’affetto delle persone a lei care. Lo dimostra quanto raccontato oggi dal figlio, Andrea Rizzoli, ospite oggi a La Volta Buona per raccontare non solo delle condizioni della mamma ma anche del suo ultimo libro che ripercorre le difficoltà di quest’ultimo periodo e il loro rapporto scandito dal reciproco percorso di vita.
Andrea Rizzoli parte proprio dal libro, un diario che diventa un esempio per tutti coloro che vivono situazioni simili come il calvario della mamma, Eleonora Giorgi, alle prese con la malattia. “L’ho voluto fare in modo vero, come giusto che sia dato che è un diario privato; quando ho deciso di pubblicarlo ho pensato che dovesse diventare una storia universale. Non dovrebbe essere necessaria una malattia per capire quanta bellezza bisogna dare ad ogni giorno vissuto”. Lo scrittore ha poi aggiunto: “Se resisti al dolore e alla sofferenza riesci ancora a vivere momenti di felicità”.
Andrea Rizzoli a La Volta Buona: “Un figlio non può osservare la propria mamma morire senza fare nulla…”
Caterina Balivo, quasi con voce rotta dall’emozione e con il libro di Andrea Rizzoli alla mano, ha chiesto al figlio di Eleonora Giorgi delle condizioni di salute di oggi dopo mesi di terapie contro la malattia. “Sta combattendo per la sua vita, è difficile dirti esattamente come sta; ci sono giornate buone ed altre meno… La malattia avanza a piccoli passi giorno dopo giorno, noi stiamo accanto a lei il più possibile e di godercela il più possibile”.
Toccante il racconto di Andrea Rizzoli – figlio di Eleonora Giorgi – nel merito dei primi momenti in cui l’attrice apprese della malattia e sembrava convinta di non voler procedere con le cure. E’ stata proprio l’amorevole insistenza del figlio, quasi prepotente a fin di bene, a convincerla del contrario: “Noi abbiamo due caratteri forti ma questa non era una scelta difficile; io penso che chiunque possa vivere con sconforto l’idea delle cure. Poi però un figlio non può guardare la propria madre morire senza fare nulla, non ce la puoi fare… Poi ovviamente lei mi ha ringraziato, c’è un equilibrio sottile tra il soddisfare i suoi desideri e il fare il suo bene”.