Angela Cavagna, attrice e icona sexy del cinema e dello spettacolo italiano tra gli anni Ottanta e Novanta, ha confessato di essere alle prese con un problema serio, che sta minacciando la stabilità della sua attività imprenditoriale. La donna, che vive alle Canarie con l’imprenditore e connazionale Paolo Solimano, ha acquistato nel 2020 alcuni terreni, avviando un’azienda agricola specializzata nella produzione di avocado, considerato il clima incredibilmente favorevole che caratterizza quell’area geografica.
La showgirl, dunque, da due anni possiede una tenuta di oltre 10mila metri quadrati e dieci quote d’acqua in località Los Zarzales, nei pressi di Güímar. Fin qui tutto bene, se non fosse che, come scrive il quotidiano “Leggo”, in meno di un anno nella tenuta di Angela Cavagna e del suo consorte si sono verificati tre episodi di furti di avocado. La coppia, si legge, “aveva investito quasi 300mila euro nell’acquisto dei terreni, nelle quote idriche e nelle piantagioni (300 alberi di avocado), oltre che per le recinzioni della tenuta denominata ‘Conde de Güímar’. Nel giro di un anno, dall’azienda agricola è stata trafugata quasi una tonnellata di avocado”.
ANGELA CAVAGNA: “SIAMO STUFI DELLA CANARIE, PENSIAMO DI ANDARCENE”
Proprio sulle colonne di “Leggo”, Angela Cavagna ha dichiarato che dopo il primo furto lei e suo marito avevano chiesto al Consiglio comunale una licenza per costruire nuove recinzioni e muri perimetrali, ma “invece di rilasciarcela, ci viene negata in continuazione e ci arrivano sempre nuove richieste di dettagli, siamo stati costretti perfino a fornire la documentazione sul tipo di alberi che piantiamo. Abbiamo perso tempo e soldi per la documentazione, per la registrazione dell’azienda ad un notaio, il catasto, il registro, una relazione di un ingegnere agrario, la piantumazione degli alberi. A gennaio 2021 il Comune ci aveva garantito che in 15 giorni avremmo avuto la licenza, invece non è mai arrivata e a maggio è arrivata la polizia a fermare i lavori di costruzione dei muri e dei recinti. Due sindaci si sono succeduti: uno dice di non ricordare il fascicolo, l’altro che è competenza del Dipartimento di Urbanistica. Il tecnico, ogni volta che gli portiamo la documentazione, ce ne chiede un’altra”.
Angela Cavagna ha successivamente aggiunto quanto segue: “Siamo stufi di Güímar. Dopo la prima rapina, ad ottobre 2021, abbiamo colto i ladri in flagrante ma la Guardia Civil non ha fatto nulla. Non abbiamo le prove, ma siamo certi che gli autori del secondo e terzo furto siano gli stessi, ma neanche loro sono stati consegnati alla giustizia. Abbiamo preso 100 metri di recinzione, un aratro a motore, macchinari vari, oltre agli investimenti per tutta la tenuta. Stiamo seriamente pensando di abbandonare tutto e andarcene”.