A Storie Italiane il drammatico caso di due finti medici della provincia di Benevento che dicevano di curare il tumore e che hanno provocato la morte di una donna di 54 anni, Angela RUSSO. Il programma di Rai Uno ha incontrato la signora Emilia, la madre della vittima, nonchè l’avvocato di famiglia e il signor Sergio, il cognato. “Io l’ho conosciuto una sera tornando da Roma, c’era questo ragazzo che si è presentato come medico – ha spiegato proprio il cognato – e che mi aveva detto che aveva somministrato delle vitamine alla suocera”.
La signora Emilia ha preso la parola: “Mi dicevano che erano vitamine per rafforzare le ossa. Questi trattamenti venivano fatti anche su mia figlia, lei stava benissimo. Io non ho trovato nessuna miglioria dopo questi trattamenti, lui diceva che aveva curato altre signore come me perchè io volevo curarmi alla schiena”. Di nuovo il cognato: “Gli avevo spiegato che avevo il diabete e mi ha proposto di andare in Germania presso un luminare di sua conoscenza e che mi avrebbero dato una terapia per far scomparire il diabete. A mia suocera l’indice glicemico si era alzato, e poi le aveva prescritto anche dei farmaci. Io poi gli ho chiesto il costo di questa visita in Germania e mi ha detto sui 4/5.000 euro”.
DONNA MORTA PERCHE’ CURATA DA FINTI MEDICI A BENEVENTO: LE PAROLE DELL’AVVOCATO
“Quando uno ha un problema fisico – si è ‘giustificato’ il cognato – chiedi in giro se conosci qualcuno di bravo, poi tengo a precisare che questo signore mi ha fatto anche vedere la laurea sul cellulare quindi non mi sono spinto oltre”. Ovviamente la famiglia ha denunciato la vicenda dei due finti medici di Benevento, e l’avvocato a riguardo ha spiegato: “Abbiamo ottenuto un’ordinanza dal gip di Benevento di arresti domiciliari per omicidio preterintenzionale, truffa e lesione aggravate, siamo in una fase di indagine in cui attendiamo la condanna per i reati contestati.
“Possiamo dire – ha proseguito il legale della famiglia – senza ombra di dubbio che la morte di Angela Russo è riconducibile a quelle terapie invasive e questo lo dice l’esame autoptico. E’ emerso che la condotta del sedicente medico è ingiusta e ingiustificabile anche perchè la signora Russa era perfettamente sana e non aveva alcuna patologia”.