Com’era facilmente immaginabile, dopo le accuse di presunta evasione fiscale mosse in mattinata dalla Procura di Roma all’attore e comico Angelo Duro, è arrivata la sua – sempre tagliente ed irriverente – risposta, affidata ad un post condiviso in queste ore su Facebook: secondo quanto spiega Il Messaggero (e qui sotto trovate tutti i dettagli) l’attore non avrebbe pagato 150mila euro di Irpef relativa all’anno 2023; mentre a ben guardare pare che attualmente il fascicolo sia a carico di ignoti e non specificatamente di Angelo Duro.
Dal conto suo – quasi ovviamente – Angelo Duro ci ha tenuto a respingere le accuse, spiegando sui social che anche se “non ho mai fatto beneficenza in vita mia”, non avrebbe mai mancato di farla “allo Stato”; tutto fermo restando che neppure si metterebbe “ad evadere per una cifra così ridicola” come farebbe “un pezzente”, peraltro dopo anni a vantasti “dei miei incassi milionari al cinema”: insomma, l’estrema sintesi – conclude il comico – è che “purtroppo questa notizia delle 150mila euro è falsa“. (agg di LD)
ANGELO DURO ACCUSATO DI EVASIONE FISCALE: NON AVREBBE PAGATO 150MILA EURO DI IRPEF
Angelo Duro avrebbe evaso le tasse. E’ questa l’accusa che sarebbe stata formulata al noto attore comico nelle ultime ore, pubblicata da numerosi quotidiani online, a cominciare dal sito de Il Messaggero. Secondo quanto emerso, tutto ovviamente da verificare, Angelo Duro non avrebbe pagato l’Irpef, o per lo meno, vi sarebbe un ammanco di 150mila euro risalente all’anno 2023. L’Irpef è una tassa che deve essere pagata dalle persone fisiche, quindi non dalle aziende, se le stesse sono in possesso di beni come terreni, fabbricati, ma anche per i contratti di lavoro da dipendente, e l’artista in questione l’avrebbe evasa.
L’accusa, come precisa il quotidiano Il Messaggero, sarebbe stata formulata dalla procura di Roma, e sarebbe emersa a seguito di un controllo amministrativo, un accertamento da parte di Stefano Pesci, procuratore capo: al momento l’inchiesta è a carico di ignoti, come precisa il quotidiano Repubblica. Secondo chi punta il dito nei confronti di Angelo Duro, lo stesso avrebbe aperto la partita iva in regime forfettario, quella che si può aprire qualora non si dovessero superare determinati redditi, dopo di che, una volta raggiunto il limite, l’attore avrebbe dato vita ad una società dove finivano i suoi compensi, pagando l’Ires, che però è meno gravosa rispetto all’Irpef. Di fatto, secondo chi sta indagando sulla vicenda, questa nuova società avrebbe avuto come unico scopo quello di pagare meno tasse, e così facendo Angelo Duro si sarebbe appunto tenuto in tasca ben 150mila euro in più.
ANGELO DURO, LE ACCUSE DA DIMOSTRARE
Si tratta, ripetiamo, di accuse tutte da dimostrare, e bisognerà attendere le mosse dei legali dello stesso artista, che sono certi di dimostrare l’attività in buona fede del proprio assistito e soprattutto la legittimità della società a lui intestata: nessuna evasione fiscale quindi. La notizia sta circolando su tutti i principali quotidiani questa mattina, e giunge in un anno particolarmente favorevole per Angelo Duro, che è reduce dalla sua esperienza cinematografica “Io sono la fine del mondo”, una pellicola decisamente irriverente attraverso cui lo stesso attore interpreta il figlio di una coppia che vuole vendicarsi per i “soprusi” subito quando era un bambino e un adolescente da parte di mamma e papà.
La sua popolarità è cominciata comunque diversi anni fa, precisamente nel 2010, quando venne notato dall’autore de Le Iene, Davide Parenti, che lo volle appunto nel cast del talk di Italia uno. Divenne così uno degli inviati in giacca e cravatta, dando vita a dei servizi decisamente esilaranti e provocatori, soprattutto con la creazione di personaggi come Nuccio Vip ma anche Il cantante senza pubblico.
ANGELO DURO, LA POPOLARITÀ RAGGIUNTA GRAZIE A LE IENE
Una volta raggiunta la popolarità il palermitano classe 1982 diventa un comico “stand alone”, poi nel 2016 approda per la prima volta al cinema recitando in Tiramisù, dalla regia di Fabio De Luigi, riscuotendo un grande successo. L’anno dopo arriva lo sbarco nei teatri, con il geniale spettacolo “Perchè mi stai guardando”, che registra ovunque il sold out e che Mediaset decide di acquisire, trasmettendo su Italia 1. Quindi nel 2018 arriva il suo primo libro edito da Mondadori “Il Piano B”, poi nel 2023 viene chiamato da Amadeus ad esibirsi sul palco di Sanremo per l’edizione di quell’anno, con un monologo tipico del suo modo di fare comicità.
Infine, come detto sopra, l’arrivo nelle sale cinematografiche del suo film da assoluto protagonista, diretto da Gennaro Nunziante, con un ottimo riscontro al botteghino nonostante una promozione sotto le righe. Ora arriva la presunta indagine per evasione fiscale ma siamo certi che il buon Angelo Duro riuscirà a dimostrare la legittimità delle sue azioni, e chissà che magari non se ne uscirà come solo lui sa fare, con qualche battuta irriverente. Al momento l’attore comico non ha commentato la notizia.