Angelo Moriondo, protagonista del doodle di Google di oggi, lunedì 6 giugno 2022, è conosciuto per essere stato l’inventore della macchina del caffè espresso moderna. Fu proprio lui a brevettarla il 16 maggio 1884 e a presentarla all’Expo 1884 di Torino. In molti non sanno però che dietro di lui c’era una famiglia ambiziosa. Erano infatti tutti degli imprenditori di successo. Giù un suo antenato, alla fine del XVIII secolo, aveva ottenuto dalla corte sabauda una licenza per produrre Vermouth. Il padre, con il fratello Agostino e il cugino Gariglio, aveva fondato invece la nota fabbrica di cioccolato “Moriondo & Gariglio”.
I quattro figli di Angelo Moriondo e Sinforosa Omegna (Giacomo, Caterina, Margherita ed Antonio) hanno seguito le orme dei loro predecessori, gestendo le numerose attività imprenditoriali alberghiere di successo che il padre aveva creato. Giacomo, però, fu un noto pittore paesaggista e illustratore. (aggiornamento di Chiara Ferrara)
ANGELO MORIONDO, CHI È? SUO IL BREVETTO PER IL “RUBINETTO A STANTUFFO”
La macchina del caffè espresso di cui siamo a conoscenza oggi, altro non è che l’evoluzione naturale del metodo di Angelo Moriondo, chiamato “rubinetto a stantuffo” e brevettato a Milano nel 1936 da Antonio Cremonese. Come spiega il quotidiano “La Repubblica”, successivamente Achille Gaggia, barista presso il locale di famiglia, il bar Achille di viale Premuda in centro a Milano, “acquistò il brevetto dalla vedova, Rosetta Scorza, migliorandolo con brevetti successivi di sua invenzione, e dando inizio alla produzione industriale della macchina da caffè espresso, dalle caratteristiche tecniche fondamentali ancora oggi immutate”.
Tuttavia, la vera diffusione di massa della macchina del caffè espresso si ebbe a partire dal Dopoguerra, quando si palesò il boom economico e si verificò il medesimo effetto che investì la Vespa Piaggio e la Fiat 500. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
ANGELO MORIONDO, CHI È? “APPASSIONATO DI CAFFÈ E CIOCCOLATO”
Angelo Moriondo, oltre ad essere famoso per aver inventato la prima macchina del caffè espresso, è noto anche per aver fondato assieme al nonno, al fratello e al cugino la famosa cioccolateria “Moriondo e Gariglio”. Di fatto nacque in una cantina nel 1850 a Torino, sei anni dopo che Angelo Moriondo mostrò al mondo intero la sua macchinetta del facce. “Visto che andava bene, aveva bisogno di soldi per ampliare il negozio. All’epoca – racconta Piera Minelli proprietaria della cioccolateria “Moriondo e Gariglio”, così come si legge sul sito della Rai – aveva chiesto allo zio 12mila lire e lui gli ha risposto: “Va bene, ma solo se prendi mio figlio a lavorare con te come socio”. E si trattava di Francesco Gariglio.
Poi la pasticceria si trasferì a Roma dopo che un amico di Angelo Moriondo, Gastone Latour, riuscì appunto a farla aprire nella capitale: “All’inizio – racconta ancora Piera Minelli – la cioccolateria era in via della Pilotta sotto Palazzo Colonna. Ora siamo a Via del Piè di Marmo sempre in centro a due passi da Piazza Venezia ”. Un locale storico tutto rosso dove l’arte del cioccolato è stata tramandata di anno in anno. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ANGELO MORIONDO CHI È? LA SUA MACCHINA DEL CAFFÈ ESPRESSO RIPRODOTTA NEL 2018
Della straordinaria invenzione di Angelo Moriondo, di fatto la prima macchina per realizzare il caffè espresso, in grado di sfornare tazzine della gustosa bevanda in grandi quantità nel giro di pochi minuti, non vi è purtroppo rimasta più traccia. Addirittura l’invenzione di Angelo Moriondo ha rischiato di finire nel dimenticatoio se non fosse stato che negli anni novanta, venne riscoperta da un collezionista di macchine per il caffè australiano, Ian Bersten, raccontando il tutto nel suo libro Coffee floats, tea sinks.
Purtroppo di quell’incredibile macchina del genio torinese, che si basava su una caldaia che conteneva ben 150 litri (quindi di dimensioni alquanto notevoli), non vi è rimasta più traccia, in quanto il mitico prototipo iniziale esposto all’Expo di Torino del 1884 non venne conservato. Nel 2018 però, seguendo le istruzioni del brevetto che invece è giunto fino ai giorni nostri, è stata riprodotta la macchina del caffè di Moriondo, e che attualmente fa parte della collezione del Mumac, il museo delle macchine per il caffè espresso del Gruppo Cimbali di Binasco, in provincia di Milano. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ANGELO MORIONDO, CHI È? INVENTORE MACCHINA CAFFÈ ESPRESSO “PER LE CODE AL BAR”
Come ricostruito da Rai News, il nonno di Angelo Moriondo, protagonista dell’odierno doodle di Google, aveva un’azienda di produzione di liquori ed è proprio assieme a lui che Angelo, con il fratello e il cugino aprì la famosa azienda di cioccolato “Moriondo e Gariglio”. I loro primi due locali a Torino furono il Grand-Hotel Ligure in piazza Carlo Felice e l’American bar nella Galleria Nazionale di via Roma.
In quel periodo il caffè spopolava, “ma c’era qualcosa che non andava: i clienti aspettavano troppo. La soluzione, è presto fatta: una macchina che potesse preparare più tazze all’unisono e gli avrebbe permesso di servire più clienti, dando un vantaggio rispetto ai concorrenti“. Fu così che Angelo Moriondo presentò la sua macchina per il caffè espresso all’esposizione generale del capoluogo sabaudo del 1884, dove fu insignita della medaglia di bronzo e che, di fatto, rivoluzionò il presente e il futuro. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
ANGELO MORIONDO, CHI È? INVENTORE MACCHINA CAFFÈ ESPRESSO, MA…
Un brevetto che Angelo Moriondo rinnovò più volte per perfezionarla, fino alla sua morte nel 1914. Sebbene Moriondo abbia istituito un rituale sociale e culturale che da allora ha superato i confini dell’Italia, la prima macchina fu prodotta per il pubblico solo dal milanese Desiderio Pavoni. L’Italia sta cercando da due anni di far inserire l’espresso nella lista del patrimonio immateriale dell’UNESCO, insieme alla pizza napoletana. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
ANGELO MORIONDO, INVENTORE MACCHINA CAFFÈ ESPRESSO, UN CILINDRO CON 150 L D’ACQUA
Per celebrare il genio di Angelo Moriondo, Google ha dato vita ad uno straordinario Doodle, una vignetta grafica, realizzata da Olivia When, già designer in passato di altri Doodle. «Tutti i Doodle su cui lavoro iniziano con un caffè (di solito un latte macchiato)» ha raccontato la stessa, come si legge sul Corriere dello Sera «lo sviluppo dell’espresso è più documentato di molti altri argomenti su cui ho lavorato. È facile sentire quanto sia amata questa invenzione». Un Doodle particolare, realizzato attraverso il caffè solubile mescolato con dell’acqua.
«Il disegno che vedi rappresenta me stessa» ha aggiunto When, che poi ha proseguito: «Il mio obiettivo principale era mostrare l’opera di Moriondo, il concetto che c’era alla base, per legarla ai giorni nostri. È sorprendente come, sebbene sia una bevanda molto comune, qualcosa che puoi bere ogni giorno, ci sia sempre del rispetto per il caffè. Le persone che amano il caffè non lo danno mai per scontato e riescono ad apprezzarlo ogni volta. Spero che questo Doodle sia di ispirazione e porti le persone ad apprezzare la storia dietro l’invenzione di Angelo Moriondo». Olivia When ha fatto sapere di aver iniziato a disegnare quando era una bambina «sicuramente – conclude ironica – prima che iniziassi a bere il caffè». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ANGELO MORIONDO, INVENTORE MACCHINA CAFFÈ ESPRESSO, UN CILINDRO CON 150 L D’ACQUA
Angelo Moriondo è colui che ha inventato la prima macchina del caffè espresso, e nasceva esattamente 171 anni fa oggi. Era il 1884 quando all’Expo di Torino, il 33enne Angelo Moriondo svelò appunto la sua incredibile invenzione. Un cronista dell’epoca, sul settimanale dell’Esposizione, descrisse così la macchina dell’imprenditore torinese: “Caffettiera degna d’essere presa in seria considerazione è quella esposta in apposito chiosco vicino all’entrata della Galleria dell’Elettricità dall’inventore signor Moriondo, padrone del Caffè Ligure e da lui tenuta in esercizio. È una curiosissima macchina a spostamento con cui si fanno trecento tazze di caffè a vapore in un’ora (proprio a vapore)”.
E ancora: “Si compone di un cilindro o caldaia verticale che contiene 150 litri d’acqua la quale vien messa in ebollizione da fiammelle di gas sotto il cilindro, e per mezzo del vapore con una complicazione curiosissima di congegni si fanno in pochi minuti 10 tazze di caffè in una volta o, una sola tazza se volete. È la caffettiera portata al suo massimo sviluppo, ridotta quasi ad essere pensante, e se Redi che ce l’aveva contro “l’amaro e rio caffè” tornasse in vita a vedere come il mondo si preoccupi più del caffè che della poesia, più delle caffettiere che dei poeti”. Lo stesso cronista sottolineava poi la modestia del chiosco in cui l’invenzione di Angelo Moriondo era stata “installata”, ma nel contempo, la genialità della stessa. “Qui si trova – scriveva – il modesto chiosco del signor Moriondo dove si ammira la famosa caffettiera miracolosa, invenzione del Moriondo stesso, con cui si preparano dieci, venti, cento tazze di caffè in pochi minuti”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ANGELO MORIONDO, CHI É INVENTORE MACCHINA CAFFÈ ESPRESSO/ LA SUA STORIA GENIALE
E’ davvero speciale il Doodle che Google ha oggi realizzato in onore Angelo Moriondo. 171 anni fa nasceva infatti colui che inventò a tutti gli effetti la prima macchina del caffè espresso, appunto questo geniale torinese, le cui gesta forse in pochi conoscono. Il suo unico sbaglio fu infatti quello di relegare la macchina del caffè da lui inventata al proprio albergo e alla propria famiglia, di conseguenza la sua invenzione non divenne un successo commerciale, per cui bisognerà aspettare gli anni seguenti.
In ogni caso Angelo Moriondo ha vissuto una storia che merita di essere raccontata, e Oliva When, la graphic designer incaricata di realizzare appunto il Doodle, ha commentato: “Per me è stato un onore realizzare la grafica per una invenzione così tanto amata nel mondo”. Il gigante di Mountain View ha aggiunto: “Angelo Moriondo ha pensato che preparare più tazze di caffè contemporaneamente gli avrebbe permesso di servire più clienti a un ritmo più veloce, dandogli un vantaggio rispetto ai suoi concorrenti”, e così è stato. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ANGELO MORIONDO, CHI È? TORINESE, INVENTÒ LA PRIMA MACCHINA DEL CAFFÈ NEL 1884
Angelo Moriondo viene celebrato oggi da Google con uno speciale Doodle: nasceva infatti oggi, 171 anni fa, l’inventore di quella che fu a tutti gli effetti la prima macchina per il caffè. «Nuovi apparecchi a vapore per la confezione economica ed istantanea del caffè in bevanda, sistema A. Moriondo». Questo si legge nel brevetto che era stato depositato appunto dal geniale inventore torinese, colui che per primo riuscì a sfornare quella che sarebbe divenuta una delle bevande più celebri al mondo, il caffè espresso.
Come si legge nella dicitura, la particolarità di Angelo Moriondo fu quella di sfruttare il vapore per poi somministrare in maniera immediata lo stesso caffè: da gustare quindi appena pronto, appunto come si usa ancora oggi. Era una macchina che, seppur presentata nel lontano 1884, mostrava elementi decisamente all’avanguardia, a cominciare da una caldaia che indicava il livello dell’acqua e della pressione del vapore, altre caratteristiche che ritroviamo oggi sulle macchine da bar. Inoltre era presente una valvola di sicurezza, ma anche un’impugnatura porta-filtro con un attacco per un fissaggio veloce. Moriondo fece costruire vari modelli e uno di questi venne esposto all’Expo di Torino del 1884 ottenendo la “Medaglia di bronzo”, un importante riconoscimento. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ANGELO MORIONDO, CHI È INVENTORE MACCHINA DEL CAFFÈ ESPRESSO, 10 TAZZE OGNI 2 MINUTI…
Google celebra con un suo doodle il 171esimo anniversario dalla nascita di Angelo Moriondo, l’inventore del macchina del caffè. L’imprenditore nel lontano 1884 creò quella che possiamo considerare, infatti, la progenitrice della macchina dell’espresso, che ormai fa parte della nostra quotidianità. Ma Angelo Moriondo, nonostante la sua invenzione, non la sfruttò mai industrialmente, limitandosi alla costruzione artigianale di pochi prototipi. Dunque, è bene esplorare la storia di quest’uomo che oggi viene celebrato anche all’estero. Figlio d’arte, si occupava soprattutto di liquori e cioccolato, quindi di arte dolciaria.
Il padre Giacomo aveva fondato col fratello e il cugino la fabbrica di cioccolato “Moriondo & Gariglio“, che forniva la Real Casa Savoia. Inoltre, era proprietario del Grand-Hotel Ligure in piazza Carlo Felice e dell’American Bar nella Galleria Nazionale di via Roma. Fu proprio in questa veste che fu incentivato a realizzare una macchina per erogare il caffè più velocemente per soddisfare le richieste della clientela.
LA GENIALE INVENZIONE DI ANGELO MORIONDO
Con la sua nuova e geniale macchina del caffè, Angelo Moriondo trovò un sistema per far bollire l’acqua e con delle serpentine la conduceva fino al contenitore con il caffè. In pratica, si potevano realizzare 10 tazze di caffè ogni due minuti. Un caffè molto rapido, infatti fu definito “espresso”. Inoltre, la bevanda risultava più concentrata, quindi riusciva a raccogliere più aromi e profumi. Ma Moriondo costruì la sua prima macchina per il caffè espresso anche grazie al contributo del meccanico Martina.
Gli annali, comunque, ricordano che il primo brevetto della macchina del caffè espresso fu depositato il 16 maggio del 1884. Dopo alcune migliorie, fu depositato anche il brevetto internazionale. Angelo Moriondo non commercializzò la macchina, ma creò solo in modo artigianale alcuni esemplari per usarli nei suoi esercizi commerciali. Fu Desiderio Pavoni nei primi anni del ‘900 ad acquistare i brevetti e ad avviare la produzione in serie con la sua ditta, riscuotendo un notevole successo.
ANGELO MORIONDO, “BEVIAMO CAFFÈ IN OMAGGIO AL PAPÀ DELL’ESPRESSO”
È stato Achille Gaggia a lanciare negli anni ’40 la macchina a leva fondata sull’uso della pressione dell’acqua, anziché del vapore. Ma non sarebbe stato possibile senza l’intuizione di Angelo Moriondo. Sebbene non abbia commercializzato la macchina del caffè inventata, l’imprenditore continuò ad interessarsi, infatti seguì l’evolversi della tecnologia e della moda in quel settore, apportando ulteriori miglioramenti a quella geniale idea originale, ottenendone un brevetto che è stato considerato quasi una rivendicazione del suo primato nell’aver ideato la vera macchina per caffè espresso.
A 171 anni dalla sua nascita viene celebrato da Google per la sua invenzione, che peraltro gli valse una medaglia di bronzo, ricevuta all’Expo generale di Torino del 1884 dove aveva presentato la sua creazione. «Buon 171° compleanno, Angelo Moriondo. Oggi gli amanti del caffè lo sorseggiano in omaggio al padrino delle macchine da caffè espresso», recita Google nel comunicato con cui presenta il nuovo doodle di oggi.