Antonina Żabińska è la donna la cui storia ha ispirato il film La signora dello zoo di Varsavia. Non tutti sanno, infatti, che quella del film è la storia vera di una donna, un’insegnante cattolica amante dell’arte e della musica, che decise di aiutare gli ebrei perseguitati dal Reich. Un’azione estremamente coraggiosa, che mise a rischio la sua vita e che lei ha raccontato nei suoi diari, spiegando i motivi che l’hanno portata ad agire in questo modo.
La donna ha infatti rivelato che non riusciva a sopportare il fatto di restare inerme di fronte una tale brutalità come la persecuzione degli ebrei. C’è d’altronde da sottolineare che il marito di Antonina, Jan, aveva fatto parte della resistenza antitedesca, stiamo parlando del movimento polacco che costruì una vera e propria città sotterranea per far fronte all’avanzata dei nazisti. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Chi è Antonina Zabinski, la storia vera alla base del film “La signora dello zoo di Varsavia”
Il film “La signora dello zoo di Varsavia”, diretto da Niki Caro, è ispirato alla vera storia di Antonina Zabinski, narrata nel libro “Gli ebrei dello zoo di Varsavia” di Diane Ackerman, a sua volta basato sui diari della Zabinski. Nata nel 1908 a San Pietroburgo, Antonina Maria Erdman aveva perso i genitori durante la rivoluzione russa. Insegnate e grande amante degli animali, era autrice di racconti che avevano come protagonisti animali: “Pamiętnik zyrafy” (Memorie di una giraffa, 1934); “Jak bialowiwieskie rysice zostaly Warszawiankami” (Come la foresta di Bialowieza divenne varsaviana; 1936) e “Dzolly i S-ka” (Jolly e compagnia,1939).
Antonina aveva sposato lo zoologo Jan Zabinski, fondatore e direttore dello Zoo di Varsavia. I due vivevano nella villa dentro al parco. Nel 1939 i bombardamenti e l’invasione tedesca della Polonia colpirono anche lo Zoo, in parte distrutto, che venne convertito in un allevamento di bovini.
La storia dei coniugi Zabinski Antonina e Jan
Antonina e Jan Zabinski sfruttarano la drammatica situazione per salvare vite umane. Grazie al suo incarico di Sovrintendente dei parchi cittadini, Jan poteva entrare nel Ghetto da cui portava fuori persone, nascoste in botole e sotto l’immondizia, che poi nascondeva nei sotterranei dello zoo. Attraverso agganci interni e documentazione falsa aiutava gli ebrei a fuggire. Grazie al loro impegno, i coniugi Zabinski riuscirono a salvare circa 300 ebrei. Il 21 settembre 1965 sono stati riconosciuti Giusti tra le Nazioni, dallo Yad Vashem di Gerusalemme.
Antonina raccontò le esperienze vissute durante la guerra in un diario “Ludzie i zwierzęta” (Persone e animali, 1968) e in “Nasz dom w zoo” (La nostra casa allo zoo, 1970). Antonina è morta nel 1971, mentre Jan nel 1974. Nel 2008 Antonina Zabinski è stata insignita, postuma, della Croce del Comandante dell’Ordine della Polonia Restituta.