Arabia Saudita, esplosione su petroliera al largo di Gedda/ “Colpita da un ordigno”

- Emanuela Longo

Esplosione a bordo di una petroliera nel porto di Gedda, in Arabia Saudita: "colpita dall'esterno da un ordigno", non è il primo episodio

esplosione gedda twitter 640x300 Esplosione al largo di Gedda, Twitter

Una violenta esplosione è stata registrata in Arabia Saudita, al largo del porto di Gedda su una petroliera appartenente ad un armatore di Singapore. Lo stesso, come riferisce RaiNews, ha precisato che lo scoppio sarebbe stato di “origine esterna”. A precedere l’esplosione ci sarebbero stati una serie di incendi. Stando a quanto riferito dal Regno Unito, l’esplosione – che non è stata subito confermata dalle autorità saudite – si sarebbe verificata domenica davanti al porto, punto cruciale del Mar Rosso nonché centro di distribuzione del colosso del petrolio saudita, Aramco. In un comunicato, l’armatore di Singapore ha fatto sapere che: “La petroliera BW Rhine è stata colpita dall’esterno durante lo scarico a Gedda da un ordigno che ha provocato un’esplosione e un incendio a bordo”, ma non ha fornito ulteriori dettagli in merito. Già il mese scorso era stata registrata un’altra esplosione su una nave cisterna greca nel sud dell’Arabia Saudita ed in quel caso la responsabilità era stata attribuita ai ribelli Houthi, che nel frattempo avevano intensificato gli attacchi contro l’Arabia Saudita.

ARABIA SAUDITA, ESPLOSIONE SU PETROLIERA NEL PORTO DI GEDDA

In merito all’esplosione avvenuta nel porto di Gedda, la Dryad Global, società di sorveglianza marina con sede a Londra, ha precisato che sarebbe avvenuta “al punto di ancoraggio principale” nel porto. Quanto accaduto potrebbe essere uno dei tanti attacchi agli interessi petroliferi sauditi. Solo tre settimane fa il gruppo armato degli Houthi, in Yemen aveva rivendicato il lancio di un missile contro una stazione di distribuzione gestita dal colosso Aramco, sempre nel porto di Gedda. Gli Houthi, stretti alleati dell’Iran avevano inoltre messo in guardia le compagnie straniere annunciando nuovi attacchi. Due giorno dopo aveva danneggiato una petroliera greca sempre nel Mar Rosso. Dal 2014 gli Houthi, milizia filo-iraniana, sono coinvolti in un vero e proprio conflitto civile con le autorità centrali yemenite sostenute dall’Arabia Saudita. Dalla fine di maggio gli attacchi si sono sempre di più intensificati provocando gravi danni anche in termini di vite umane: secondo i dati dell’Onu, si parla di quasi 100mila vittime provocata dalla guerra e oltre 3 milioni di sfollati, oltre ad una grave carestia.





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