CIRCOLI ARCI TOSCANA, PD INSORGE PER I CONTROLLI
I controlli fiscali sui circoli Arci in Toscana diventano un caso politico, perché il Pd si è scagliato contro l’azione della Guardia di Finanza, presentando un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e al ministro del Lavoro, Marina Calderone, in cui definisce l’azione dei finanzieri “eccessiva e allarmante”.
Stando a quanto ricostruito da Libero, sono stati avviati accertamenti fiscali su almeno sei circoli Arci nel Valdarno aretino, contestando la mancanza di misuratori fiscali per le attività di bar; una presunta attività commerciale prevalente, in contrasto con la natura associativa; ipotesi di lavoro nero (cioè volontari trattati come lavoratori). In alcuni casi, i rilievi fiscali superano i 300 mila euro.

Non si è fatta attendere la reazione del Pd, con il senatore toscano Dario Parrini che ha presentato l’interrogazione parlamentare. I Dem sostengono che ci sia un accanimento contro presìdi storici della socialità e legalità. Inoltre, fanno notare che i circoli Arci non producono utili e si basano su attività volontaria, quindi non andrebbero trattati come normali esercizi commerciali.
VERIFICHE E CONTESTAZIONI
Libero, invece, accusa i Dem di voler proteggere i propri ambienti di riferimento, trasformando un caso di controlli fiscali in una questione politica, delegittimando l’operato dei finanzieri.
Nel caso del circolo di Ponte alle Forche, sarebbe stata contestata la mancata installazione del misuratore fiscale per il bar. Il senatore Dem ha giustificato ciò con il regime fiscale dell’associazione. Ma il bar è l’attività prevalente del circolo, secondo i militari. Una ricostruzione contestata dai Dem, secondo cui viene messa in secondo piano l’attività sociale e culturale del circolo.
Quindi, è stato presentato un ricorso contro la sospensione dell’attività ordinata dall’Agenzia delle Entrate, e i magistrati hanno congelato i provvedimenti, in attesa di giudizio.
Per quanto riguarda i volontari, Parrini ha rimarcato che ci sono quasi 500 iscritti e una cinquantina di volontari attivi impegnati. Per la presidente Arci del Valdarno, Marzia Franci, questo è l’aspetto più grave di tutta la vicenda, perché non è riconosciuto il ruolo dei volontari.
LO SCONTRO CON IL CENTRODESTRA
Anche la Regione Toscana condivide tale versione, in particolare l’assessora alle Politiche sociali, Serena Spinelli, secondo cui “i circoli non possono essere ridotti ad attività esclusivamente commerciali”. Ma anche il Forum del Terzo Settore Toscana si è fatto sentire, tramite il portavoce Gianluca Mengozzi, il quale ha chiesto di “non criminalizzare i circoli ricreativi e culturali”.
Di diverso avviso Alessandro Draghi di Fratelli d’Italia, che invece ha difeso l’attività della Guardia di Finanza, sottolineando la concorrenza sleale da parte dei circoli a bar e ristoranti, ma anche segnalando che spesso non controllano le tessere dei soci e che nessuno dovrebbe essere immune dai controlli, neanche i circoli di sinistra.