Scatterà il prossimo gennaio 2021 l’assegno unico per i figli, il “bonus” riservato “ai nuclei familiari con figlie e figli, secondo criteri di progressività basati sull’applicazione di indicatori della situazione economica equivalente (ISEE)”. In realtà il ministro della Famiglia, Elena Bonetti (in quota Italia Viva), promotrice della misura, preferisce non utilizzare il termine “bonus” in quanto ha spiegato ad un’intervista a Il Mattino dello scorso 2 luglio, che si tratta di: “una misura in grado di dare stabilità alle famiglie e consentire loro di fare scelte di educazione e formazione che oggi molte di loro non sono in grado di sostenere sul piano economico”. La prima cosa da sapere sull’assegno unico famigliare è che sarà per tutte le famiglie che avranno almeno un figlio a carico, ma che varierà a seconda dell’ISEE e del numero di figli: i redditi più bassi e quelli con più figli saranno quelli più premiati, e via a calare.
ASSEGNO UNICO FIGLI 2021: “LE FAMIGLIE NON PRENDERANNO MENO DI ADESSO”
Obiettivo del governo, oltre a dare un sostegno economico alle famiglie, quello di provare ad interrompere l’annoso problema della denatalità e dell’occupazione femminile. Da diversi anni a questa parte, il numero delle nascite è in forte calo, ed inoltre sono ancora moltissime le madri discriminate sul luogo di lavoro una volta appresa la notizia della dolce attesa della stessa. Il Family Act è già passato alla Camera, e sempre al Mattino la ministra Bonetti aveva spiegato: “Contiamo in autunno di emanare i decreti attuativi per far partire l’assegno unico e universale da gennaio 2021. Maggiorato per il terzo figlio, sosterrà tutte le famiglie mese dopo mese, dalla nascita del bambino fino a quando compirà 21 anni”. Per la misura il governo ha destinato 15 miliardi di euro e il bonus avrà un valore massimo per singolo figlio che dovrebbe oscillare fino a 240/250 euro. Inoltre, per i figli disabili durerà tutta la vita e sarà maggiorato fra il 30% e il 50%. Allo stato attuale è già previsto dal governo l’assegno per i figli a carico, ma la Bonetti ha specificato che “ci sarà un carattere di universalità per tutti, con l’obiettivo che nessuno prenda meno di quanto non stia già prendendo adesso”.