Si avvicina il – tardivo – momento del pagamento dell’Assegno unico marzo 2025 nel quale farà la sua comparsa anche il conguaglio delle maggiorazioni relative all’adeguamento inflazionistico che non sono state corrisposte da gennaio a questa parte, il tutto senza dimenticare che saranno effettive anche le maggiorazioni relative al ricalcolo dell’ISEE per chiunque abbia fatto in tempo a chiederlo: le novità sull’Assegno unico marzo 2025 – insomma – sono tantissime e progressivamente nelle prossime righe le vedremo tutte, fermo restando però che non è cambiato nulla dal punto di vista generale del bonus che continuerà a richiedere determinate soglie di ISEE e anche la presenza in casa di figli minorenni.
Partendo dal principio, quella che a tutti gli effetti la novità più ‘scomoda’ dell’Assegno unico marzo 2025 e che è stata cambiata la data di erogazione a causa dell’entrata in vigore del nuovo sistema procedurale della Tesoreria introdotto dalla Banca d’Italia: se fino ad oggi i percettori dovevano aspettare almeno fino al 16 del mese per vedersi – entro il 20 – corrisposto l’assegno, da questo mese e fino ad almeno giugno la data è stata fissata a partire dal 20 che in questo specifico caso sarà il prossimo giovedì.
Assegno unico marzo 2025: tutto quello che c’è da sapere su importi e conguagli inflazionistici
Insomma, da giovedì inizieranno le erogazioni ufficiali dell’Assegno unico marzo 2025 e da qui possiamo passare alle novità previste dal punto di vista della cifra spettante ad ogni famiglia: in virtù del già citato adeguamento inflazionistico gli importi dell’AUU sia gli importi che le soglie ISEE sono stati aumentati dello 0,8% oscillando tra i 201 euro minimi con un reddito di 17.227,33 euro (prima erano 199,4 e 17.090,16 euro), e i 57,5 euro per ISEE superiore ai 45.939,56 (in precedenza 57 e 45.461,02); il tutto pari a cifre tra i 19,20 e i 6 euro in più all’anno.
Per poter vedere la maggiorazione nell’Assegno unico marzo 2025 – però – era necessario presentare l’ISEE aggiornato entro lo scorso 28 di febbraio: chi l’avesse fatto si vedrà riconosciuto anche il conguaglio delle maggiorazioni non ricevute a gennaio e febbraio; mentre chi se ne fosse dimenticato questo mese dovrà accontentarsi della somma minima disponibile – ovvero i 57,5 euro della fascia massima di ISEE -, ma fortunatamente non tutto è perduto perché la DSU si può presentare entro il 30 giugno ricevendo (in quel caso da luglio) tutti gli arretrati mancanti.