È alto il rischio terrorismo in Italia dove è sempre massima l’allerta soprattutto contro un attentato nel giorno di Natale, tanto che sono state intensificate le misure di sicurezza su tutto il territorio nazionale. Nelle grandi città sono a rischio attentati gli obiettivi più sensibili, a partire dal Vaticano e da tutte le chiese e i luoghi di culto. Ad esempio, a Roma i monumenti saranno super attenzionati, oltre alle piazze. Le questure hanno diffuso una nuova ordinanza nella quale spiegano che con «l’avvicinarsi del periodo di festività natalizie e di fine anno» si rende necessario rafforzare controllo, vigilanza e sicurezza «nelle aree che, per loro vocazione e ricettività, potrebbero costituire obiettivo privilegiato». Inoltre, sarà aumentata sul territorio la presenza delle forze dell’ordine anche per «aumentare la percezione di sicurezza». Significativo è anche il passaggio in cui si spiega che, anche se mancano segnali specifici, «le circostanze possono offrire l’occasione per l’attuazione di progettualità criminose». Il rischio terrorismo si è nuovamente innalzato peraltro dopo i nuovi attentati a Londra e L’Aja.
ATTENTATO A NATALE 2019, ALLERTA TERRORISMO: IL PIANO PER VATICANO E ROMA
Un passaggio significativo dell’ordinanza delle questure riguardo il rischio di un attentato a Natale o comunque durante le festività natalizie è stato evidenziato da Il Giornale. La nota specifica infatti che «non si possono escludere analoghe azioni anche nel territorio della Capitale (ma in generale su quello nazionale) e della provincia». E quindi le forze dell’ordine dovranno impegnarsi al massimo per tutelare «tutti gli obiettivi sensibili per la circostanza». Ma polizia, carabinieri e Guardia di Finanza dovranno anche sollecitare «le fonti» e «rafforzeranno i servizi di vigilanza» per prevenire eventuali attacchi terroristici. Ci sarà particolare attenzione agli appuntamenti che presenzierà Papa Francesco, quindi sono stati allertati commissariati e stazioni dei carabinieri vicini al Vaticano e al centro di Roma. Obiettivi sensibili non sono solo personalità, come appunto il Santo Padre, ma anche sedi diplomatiche-consolari, socio-culturali, economiche e religiose, oltre che scuole, uffici turistici e linee aree di bandiera, senza escludere le compagnie marittime, in particolare quelle legate a Olanda e Gran Bretagna.
ATTENTATO A NATALE 2019, PERICOLO ISIS: I PRECEDENTI E IL PIANO PER MILANO
I precedenti purtroppo non mancano, anche se non riguardano l’Italia. Pensiamo all’attentato al mercatino di Natale di un anno fa, a Strasburgo, nel quale tra gli altri perse la vita il giornalista Antonio Megalizzi. Il 19 dicembre di tre anni fa un tir si schiantò contro la folla in un mercatino di Natale a Berlino, causando anche la morte di un’italiana, Fabrizia Di Lorenzo. Una lunga scia di sangue che si cerca ora di scongiurare adeguando le misure di sicurezze. E ciò vale anche per scali aerei, stazioni ferroviarie, esercizi di autonoleggio, autorimesse e depositi bagagli. E così pure per metropolitane, autobus e altre linee di trasporto urbano. A Milano grande attenzione sarà rivolta su piazza Duomo, stazione Centrale, zona fieristica, aeroporti, metro, parchi e musei. Importante sarà anche l’apporto dei militari di Strade sicure. I dirigenti, in caso di necessità, potranno avvalersi dei «dipendenti sottraendoli ai normali servizi burocratici». Questo però è molto concreto il pericolo terrorismo e quindi il rischio di un attentato a Natale.
ATTENTATO A NATALE 2019, ATTACCO A BURKINA FASO: 35 CIVILI MORTI
Un attentato terroristico si è verificato in Burkina Faso alla Vigilia di Natale. Sono almeno 35 i civili morti nell’attacco di ieri, la maggior parte donne. Ma tra le vittime ci sono anche 7 soldati. Sono morti nell’attentato terroristico contro un campo militare nella regione del Sahel, nel nord del Burkina Faso, in cui sono morti anche 80 jihadisti. Lo riferiscono fonti militari e la presidenza. Roch Kaborè, presidente del Burkina, ha dichiarato: «Questo attacco barbaro ha provocato la morte di 35 vittime civili, la maggior parte delle quali donne». Nessun dubbio sul fatto che si sia trattato di un attacco terroristico contro il distaccamento militare ad Arbinda, nell’estremo Nord del Paese. Lo riferisce, secondo quanto riportato da Repubblica, una fonte militare che ha chiesto di restare anonima. Secondo quanto dichiarato dallo stato maggiore dell’esercito, con la risposta delle forze armate sono stati neutralizzati, con il supporto aereo, 80 terroristi. L’attentato è avvenuto nella provincia di Soum, una zona che confina con il Mali, che negli ultimi mesi sta subendo continui attacchi jihadisti.