A giugno finalmente arriveranno i tanto attesi e desiderati aumenti stipendi statali 2025. Quest’anno verranno erogati anche gli arretrati, che corrispondono ai 5 mesi precedenti che corrispondono a 400€ al netto delle tasse.
Una notizia che finalmente è arrivata, pur nonostante era attesa per il mese di aprile. Il ritardo è avvenuto a causa degli update ai programmi di NoiPa, che hanno dilungato lo sblocco del rialzo salariale (grazie al taglio del cuneo fiscale).
Aumenti stipendi statali 2025 previsti a giugno
Nonostante gli aumenti stipendi statali 2025 siano stati confermati e il taglio del cuneo fiscale è stato comunicato e voluto dal Governo Meloni già da tempo, c’è da attendere altri 2 mesi. Il rialzo in busta paga si potrà notare soltanto a partire dal mese di giugno in poi (considerando anche gli arretrati).
Il problema del mancato aumento è legato – come detto – ai mancati aggiornamenti del sistema NoiPa, i cui sviluppatori informatici hanno causato dei ritardi nella consegna dei lavori. Si prospetta infine, che il software venga finalizzato entro la fine della primavera.
Il nuovo programma NoiPa verrà consegnato con una interfaccia moderna ma soprattutto chiara. I dipendenti che sono assunti nel comparto pubblico avranno la facoltà di decidere se farsi effettuare il calcolo automatico del rialzo del salario oppure no.
Dato che l’aumento è soggetto al limite ISEE (che dev’essere più basso di 40.000€), i lavoratori che sono consapevoli di averlo superato o di essere vicini al tetto massimo, potrebbero perdere il beneficio e in quel caso restituire le somme ottenute “indebitamente”.
Attenzione alle modalità con cui vengono garantiti gli aumenti. Infatti se l’ISEE fosse più alto di 20.000€, allora è prevista una detrazione Irpef da suddividere in 2 scaglioni, mentre per un reddito più basso i dipendenti pubblici troveranno in busta paga una indennità proporzionata su una percentuale da calcolare sul reddito da dipendente.