Ad Amore criminale il caso di Aurelia Laurenti: uccisa nel 2020 dal compagno Giuseppe Mario Forciniti al culmine di una violenta lite
La puntata di oggi – martedì 9 dicembre 2025 – della trasmissione “Amore criminale” racconterà il delicato e complesso caso della 32enne Aurelia Laurenti, uccisa brutalmente dal compagno 37enne Giuseppe Mario Forciniti per ragioni che non sono mai state veramente chiarite nel 2020, tristemente nella data del 25 novembre dedicata proprio al tema della violenza contro le donne: un caso del quale si è lungamente parlato e discusso e che solo un paio di anni fa è giunto al suo termine processuale, restituendo una (mezza) giustizia ai familiari di Aurelia Laurenti.
Partendo – come sempre facciamo – dal principio per ricostruire cosa sia successo ad Aurelia Laurenti dobbiamo, ovviamente, tornare a quel 25 novembre del 2020: secondo le varie testimonianze raccolte dalle indagini e dai processi, quella sera tra la coppia che viveva in quel di Roveredo in Piano scoppiò una violenta lite che si protrasse per parecchie ore, fino al triste epilogo attorno alle ore 23:30 di sera quando i vicini di casa udirono un urlo che squarciò la notte.
Cos’è successo ad Aurelia Laurenti: il brutale omicidio nel 2020 per mano del compagno Giuseppe Mario Forciniti
Seguirono diverse ora di completo silenzio, nel corso delle quali Forciniti chiamò, in primo luogo, i suoi genitori chiedendo loro di perdonarlo e spiegandogli che un ladro era entrato in casa e che Aurelia Laurenti era morta: furono i genitori a suggerirgli di recarsi immediatamente dagli inquirenti e il 37enne si presentò in questura con le mani ancora sporche di sangue, raccontando la medesima versione sulla colluttazione avuta con il sedicente ladro.

Furono gli inquirenti a capire che qualcosa non tornava e durante l’interrogatorio Forciniti ammise di aver litigato con Aurelia Laurenti e di averla uccisa: sul corpo della donna furono trovati segni di 19 differenti coltellate, delle quali almeno quattro mortali e l’unico aspetto (per così dire) positivo di quella notte fu il fatto che – prima del violento omicidio – l’uomo accompagnò i due figli della coppia da alcuni parenti che abitavano a poca distanza dalla coppia.
Durante il lungo processo per la morte di Aurelia Laurenti, pur non avendo mai negato le sue responsabilità, Forciniti non ha mai neppure fornito una spiegazione chiara sulle ragioni del litigio: secondo gli inquirenti, da tempo nutriva un’immotivata gelosia nei confronti di Aurelia Laurenti e quella sera il via al litigio fu dato (probabilmente) da una foto che lui condivise su un gruppo WhatsApp; ma la realtà di quell’atroce gesto resta avvolta – purtroppo – nel mistero.
