Forse ci siamo, anche l’Austria potrà avere un Governo dopo che il 29 settembre scorso il Premier Sebastian Kurz festeggiava la vittoria dei suoi Popolari (Oevp) con il 37% dei risultati nelle Elezioni Politiche anticipate (a seguito dello scandalo Strache, il leader del Fpoe allontanato dopo potenziale tangente incassata con tanto di prova video). Come diceva già Paolo Quercia per il Sussidiario.net, la rinnovata posizione europeista del premier Kurz, su stretto “consiglio” di Berlino, avrebbe portato alla fine un Governo di coalizione con i Verdi di Werner Kogler per un decisamente diverso esecutivo più “popolar-ecologista” che non più spostato verso destra con posizioni non sempre filo-Bruxelles, come erano fino allo scorso maggio Kurz e Strache assieme. Cambia tutto, e oggi arriva la conferma dell’accordo a buon punto tra i due leader dei primi due partiti usciti “vincitori” dalle ultime Elezioni di fine settembre: mesi di colloqui hanno portato stamane Kurz annunciare «Il traguardo non è stato ancora superato, ma le grandi pietre sulla strada per formare un governo insieme sono state spostate da entrambe le parti». Nella medesima dichiarazione congiunta, il leader dei Verdi Kogler conferma anche se sottolinea come manchino ancora diversi dettagli per raggiungere il pieno accordo di coalizione per la guida di Vienna.
KURZ CON I VERDI “DIMENTICA” LO SCANDALO STRACHE
Stando a quanto riportato dal quotidiano Salzbuger Nachrichten, l’Austria potrebbe avere i prossimi ministeri di peso – Esteri, Interni, Finanze, Economia, Istruzione e Agricoltura – ai Popolari, con Kurz premier, mentre i Verdi potrebbero avere in doto il ruolo cardine di Infrastrutture-Ambiente-Energia, ma anche Giustizia, Affari Sociali e Salute. Sotto la guida ecologista tornerebbe anche il ministero alla Cultura di Vienna, con probabilmente Kogler potenziale nuovo vicecancelliere: in questo modo Kurz “dimenticherebbe” nel giro di pochi mesi il precedente accordo di Governo con la destra di Strache, coinvolto nel maxi scandalo Ibiza-Gate che ha coinvolto anche altri membri del partito, creando divisioni interne profonde e “scomode” da gestire in un Governo di coalizione. Le elezioni politiche anticipate avevano confermato il crollo dell’ultradestra, al 16% dopo che solo un anni prima erano al 26%, fa, mentre hanno riportato in Parlamento i Verdi, al 14%. Non è certo “casuale” la nuova frontiera avanzata da Kurz dopo che a livello europeo, il Partito Popolare si ritrova al governo con la Commissione Von der Leyen proprio con il partito dei Verdi.