Le vendite e immatricolazioni di auto cinesi aumentano in Italia superando quelle di altri gruppi europei, nascono nuove opportunità di collaborazione
Auto cinesi, aumentano le vendite in Italia, salite al +9% negli ultimi 11 mesi del 2025 con picchi di preferenze soprattutto per marchi come BYD e Leapmotor che hanno ormai superato altre aziende in volumi aggiudicandosi il primato nel mercato. Un dossier del Sole 24 Ore ha analizzato i numeri in costante crescita dell’industria di Pechino, che si prevede possa arrivare entro il 2028 a livello globale ad una prevalenza del 76%, sorpassando così tutti i brand stranieri presenti nei mercati interni.
Questa situazione tuttavia, come ha osservato il quotidiano, non è da interpretare soltanto in modo negativo, ma più che altro come una grande opportunità per avviare nuove collaborazioni, specialmente nei settori di produzione della componentistica e del design. Sono state infatti create già partecipazioni, sia per quanto riguarda l’aspetto creativo, che per la meccanica di precisione, due ambiti nei quali l’Italia ha una importante storia di eccellenza, che potrebbero far rinascere l’automotive nazionale, specializzato su determinati comparti di valore.

Nascono nuove collaborazioni tra aziende italiane di design e industrie auto cinesi
In Italia sono aumentate nell’ultimo anno le vendite e le immatricolazioni di auto cinesi, un fenomeno in costante crescita che sta contribuendo al consolidamento di marchi già avviati da tempo e al lancio di quelli nuovi, con un interessante incremento di nuove collaborazioni con i brand italiani del design e della meccanica di precisione che contribuiscono allo sviluppo dei modelli.
Il manager di BYD per il mercato europeo, Alfredo Altavilla, ha spiegato al Sole 24 Ore che questa espansione rappresenta un’ottima opportunità di crescita per le aziende italiane, soprattutto per frenare il declino industriale che rischia di diventare irreversibile. L’ex dirigente Fiat ha infatti sottolineato che: “Considerare la Cina come una minaccia è la strada sbagliata, perchè non è un nemico ma un partner dal quale poter acquisire esperienza e conoscenza nell’innovazione tecnologica“.
Mercato auto, Altavilla (Byd): “Vedere la Cina come una minaccia è la strada sbagliata per l’Europa”
L’industria delle auto cinesi può diventare un partner di grande valore per l’Europa, specialmente nella collaborazione su settori come l’assemblaggio, la produzione di componenti ed il design. Quest’ultimo con primato del Made in Italy, sempre più richiesto dai grandi gruppi, che stanno avviando la creazione di nuovi centri al Nord, trasformando il nostro paese in un “luogo cardine per la rinascita dell’automotive europeo“. La sfida però sarà quella di restare al passo con i tempi, un adeguamento alle richieste del mercato che al momento nell’Unione Europea sembra essere frenato dalla troppa burocrazia che di conseguenza spinge i brand di Pechino a superare gli storici colossi dell’ambito meccanico.
Come ha specificato Altavilla, manager di BYD Europe: “Per cogliere tutti i vantaggi di questo contesto, occorrerà adeguare la filiera al cambiamento globale nel quale dovrà inserirsi“, aggiungendo: “Essere parte del futuro significherà mettersi in gioco con chi oggi è all’avanguardia per unire il design europeo alla tecnologia innovativa cinese“.
