Le auto elettriche potrebbero non avere bisogno di nuovo litio, elemento fondamentale – fino a questo momento – per il funzionamento delle loro batterie. Potrebbe bastare produrre sodio, che potrebbe prendere il posto del litio negli accumulatori del futuro. Si tratta di un materiale più facile da estrarre che si trova ovunque sul pianeta, anche e soprattutto nelle riserve del mare. Le riserve di litio, invece, sono poche e concentrate in poche zone del mondo come Argentina, Cile, Bolivia, che detengono i due terzi delle risorse. I maggiori produttori sono invece Cile, Cina e Australia.
L’Europa dipende da questi paesi per le forniture di litio, che è stato inserito tra le materie prime critiche che bisogna tornare a prelevare nel continente. Dunque utilizzare il sodio al posto di questo materiale potrebbe essere la soluzione della svolta e l’innovazione, secondo “Domani”, è più vicina del previsto. Un mese fa, in una city car dal nome Aya Xianzi, prodotta da Sehol, è stata inserita una batteria agli ioni di sodio. Si tratta della prima vettura al mondo che contiene il sodio al posto del litio.
Tutti i vantaggi del sodio
Il sodio è un materiale più accessibile e sostenibile rispetto al litio. Automotive News sottolinea che “se le batterie agli ioni di sodio riuscissero a sottrarre anche solo una piccola parte del mercato alle batterie agli ioni di litio, potrebbero contribuire ad alleviare i problemi di approvvigionamento del litio e a ridurre i prezzi per le batterie delle auto elettrice”. Anche Karl-Heinz Gobel, ceo di Jaco Motors, ha spiegato che “il futuro dei veicoli elettrici sembra promettente con l’interdizione di una tecnologia delle batterie più accessibile e sostenibile. Con lo sviluppo della nuova tecnologia delle batterie, i prezzi dei veicoli elettrici diventeranno più competitivi, offrendo a un maggior numero di acquirenti di auto l’accesso a veicoli di nuova energia”.
La combinazione delle due tecnologie dovrebbe offrire prodotti con un premio più basso e senza i problemi nella ricerca di litio. La Farasis, azienda cinese, starebbe realizzando inoltre accumulatori agli ioni di sodio per la jiangling Motor Electric Vehicle, una joint venture controllata da Renault. Si lavora inoltre sulla stessa tecnologia nella società britannica Faradion e la svedese Altris. Dunque, il futuro è a portata di mano.