Utilizzare le auto smart per spiare il mondo: questo sarebbe il piano della Cina, che mira a inserire le autovetture elettriche all’interno di “un ecosistema di veicoli connessi intelligenti” nell’arco dei prossimi quindici anni, in modo da trasformare ogni macchina in una centrale di sorveglianza, tanto verso l’esterno, quanto verso l’interno del mezzo. È quanto si legge sull’edizione de “La Verità” in edicola oggi, mercoledì 29 giugno 2022, sulle cui colonne si spiega che un veicolo intelligente, dotato di scatola nera, è in grado di fornire una moltitudine di dati, relativi a consumi, geolocalizzazione, velocità, abitudini di guida, pressione delle gomme, numero di persone trasportate e carichi.
Marco Comelli, rappresentante dello studio “Comelli”, ha spiegato che “una qualunque auto dotata, per esempio, di ausili alla guida e di un livello di autonomia anche basso, dispone di sensori che monitorano anche parzialmente l’ambiente esterno, per esempio telecamere, sensori di prossimità, sensori di umidità. Molte auto cominciano anche a essere dotate di sensori audio, interni ed esterni, per catturare comandi vocali, ma anche per il vivavoce del telefono. L’auto inoltre dialoga con altre vetture e trasmette e riceve dati. Una telecamera come quelle presenti sulle Tesla Model 3, può catturare fotografie ad altissima risoluzione di edifici, gruppi di persone e altro, memorizzarle in locale e trasmetterle quando non si trovano più in aree dove sono presenti disturbatori elettromagnetici”.
LA CINA PUNTA A USARE LE AUTO SMART PER SPIARE IL MONDO? “CENTRALE DI SORVEGLIANZA SEMOVENTE”
Ancora “La Verità” sottolinea che il piano New energy vehicle (Nev) pubblicato a novembre 2019 dalla Cina in merito alle auto smart “punta a integrare i veicoli elettrici in un ecosistema di veicoli connessi intelligenti entro i prossimi 15 anni. L’obiettivo è trasformare la Cina in una centrale automobilistica globale mediante il coordinamento orizzontale e l’integrazione verticale della singola vettura intelligente in sistemi di comunicazione, traffico, informazioni ed energia altamente interconnessi”.
Di fatto, qualsivoglia auto elettrica in circolazione o fabbricata in Cina “diventerà una centrale di sorveglianza semovente, non solo di chi ci viaggia ma anche del mondo circostante”.