Autostrada gratis pendolari a Roma e in Abruzzo/ Ipotesi: no pedaggio per residenti

- Alessandro Nidi

Autostrada gratis per i pendolari di 113 Comuni del Lazio e dell'Abruzzo? Questa è la richiesta presente nell'odg, approvato dalla Camera dei deputati, di Francesco Lollobrigida (FdI)

Autostrade, casello Autostrade, code al casello (Foto: repertorio, LaPresse)

Autostrada gratis per i pendolari che ogni giorno viaggiano tra Roma e l’Abruzzo per motivi di studio, per motivi di lavoro e per motivi di salute. Questo è l’ordine del giorno, approvato all’unanimità dalla Camera dei deputati, proposto dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida, nel quale si domanda al governo “di esentare dal pagamento del pedaggio i residenti pendolari dei 113 Comuni di Lazio e Abruzzo che percorrono regolarmente l’A24 Roma-L’Aquila-Teramo e l’A25 Torano-Pescara per motivi di studio, lavoro e salute. Anche perché queste due arterie autostradali sono, di fatto, il principale, se non l’unico, collegamento con la Capitale. Per la cui percorrenza, però, i cittadini dell’Abruzzo e del Lazio hanno subito rincari inaccettabili: i pedaggi, negli ultimi 14 anni, sono infatti aumentati del 187 per cento”.

Rincari che non sarebbero gli ultimi, peraltro, visto che dal primo luglio ne erano previsti di ulteriori, pari al 34,75%. A tal proposito, soltanto a seguito della protesta dei 113 sindaci, il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, ha annunciato di volerli procrastinare di dodici mesi.

AUTOSTRADA GRATIS PER I PENDOLARI CHE VIAGGIANO TRA ROMA E L’ABRUZZO? L’ODG DI LOLLOBRIGIDA

Come riferito dal quotidiano “Il Tempo”, l’ordine del giorno sull’autostrada gratis per i pendolari è stato approvato a Montecitorio e ha registrato in aula anche il sostegno della rappresentante del Governo, la sottosegretaria per l’Economia e le Finanze, Maria Cecilia Guerra: “Il parere è favorevole, a condizione che siano inserite, all’inizio dell’impegno, le parole: a valutare l’opportunità”.

La copertura finanziaria, a detta di Lollobrigida, non rappresenterebbe un ostacolo insormontabile: “È assolutamente fattibile, perché parliamo di una quarantina di milioni di euro l’anno, considerato che i concessionari incassano 180 milioni di euro dai pedaggi. Noi presenteremo anche un emendamento al bilancio, cercando un impegno comune con tutte le forze politiche che ora hanno votato all’unanimità la nostra proposta dell’’ordine del giorno di indirizzo. La prospettiva, nei prossimi anni, è di un aumento quasi fino al 400 per cento: un aumento inaccettabile e insostenibile per queste popolazioni, che usano questa via di comunicazione per un pendolarismo autostradale che non ha alternative. Non sono sufficienti azioni tampone, ma servono misure strutturali, applicando anche nel Centro Italia misure che sono state già adottate sia al Sud che al Nord”.







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