Avellino promosso e la coincidenza sulla morte del Papa
Nella giornata di Pasqua i tifosi biancoverdi dei lupi dell’Irpinia hanno potuto esultare perché grazie alla vittoria 1-2 in casa del Sorrento e la sconfitta 1-0 dell’Audace Cerignola si sono assicurati la promozione diretta e la partecipazione alla prossima edizione della Serie B, nella notte però un’altra notizia ha scosso tutto il mondo sovrascrivendo quella dell’Avellino promosso, ovvero la morte di Papa Francesco. Tutto il calcio italiano si è fermato con le partite in programma per il lunedì di pasquetta rinviate a data da destinarsi e con le proteste di numerosi tifosi che non appoggiano la scelta della FIGC.
Per i tifosi biancoverdi sarà risaputo ma per quelli neutrali c’è una curiosa coincidenza da conoscere che riguarda la promozione dell’Avellino e il pontefice, chiunque sia in carica in quel momento, infatti ogni volta che la squadra campana è stata promossa il Papa è morto. Tutto è iniziato nel 1958 quando i lupi hanno ottenuto la promozione in Serie C e contestualmente è stato annunciato il decesso di Papa Pio XII, lo stesso evento si è verificato nel 1963 quando ancora una volta tornarono in Serie C e morì Papa Giovanni XXIII.
Avellino promosso, le parole di Raffaele Biancolino
Avellino promosso lo stesso giorno della morte del Papa si è verificato anche nel 1978 quando i biancoverdi hanno ottenuto la loro storica unica promozione in Serie A giorno in cui si è tenuto il doppio conclave in Vaticano per la scomparsa in pochi giorni di Papa Paolo VI e Papa Giovanni Paolo I che ha portato all’elezione di Papa Giovanni Paolo II, morto nel 2005 quando gli irpini hanno battuto il Napoli nella finale playoff raggiungendo la Serie B. Prima di quello di pochi giorni fa poi l’ultima promozione dell’Avellino era stata nel 2013 quando non era morto nessun Papa ma quello in carica, Benedetto XVI aveva abdicato dalla sua carica.
Nonostante questa spiacevole coincidenza i giocatori e i tifosi dell’Avellino festeggiano e continueranno a farlo per essere riusciti a tornare dopo sette anni nella serie cadetta del calcio italiano grazie al lavoro e alla guida del tecnico Raffaele Biancolino che nelle ore seguenti ha poi condiviso un lungo messaggio social in cui racconta il suo legame con Avellino. “Avellino è casa mia. Lo è da 20 anni, da quando questa terra e questa gente mi hanno adottato come uno di loro. oggi, da allenatore, ho realizzato un sogno: riportare questa piazza dove merita di stare.”