Azouz Marzouk condannato in via definitiva per diffamazione ai danni degli ex cognati Pietro e Beppe Castagna, fratelli di Raffaella Castagna uccisa nella strage di Erba del 2006. Lo riporta Il Giorno, secondo cui la Cassazione avrebbe respinto il ricorso del tunisino – che nel massacro perse moglie, figlio di 2 anni e suocera – contro la decisione della Corte d’Appello di Milano ritenendolo inammissibile.
La Suprema Corte avrebbe quindi deciso per mantenere intatta la condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione. Azouz Marzouk, come stabilito dai giudici, dovrà inoltre risarcire i fratelli Castagna con una somma di 35mila euro a testa.
Azouz Marzouk, giudici: “Diffamò i fratelli Castagna sulla strage di Erba”
È così diventata definitiva la condanna per diffamazione aggravata a carico di Azouz Marzouk, il tunisino che nella strage di Erba dell’11 dicembre 2006 perse la moglie Raffaella Castagna, il loro figlioletto Youssef Marzouk e la suocera Paola Galli. Secondo i giudici, diffamò gli ex cognati quando gettò pubblicamente ombre sul tessuto familiare subito dopo il massacro.
Azouz Marzouk era finito a processo a seguito della querela presentata da Pietro e Beppe Castagna per un articolo del 2019 in cui sollecitò “indagini” sulla famiglia della consorte. Per i giudici, le affermazioni di Marzouk avrebbero leso la reputazione dei fratelli Castagna alimentando una gogna mediatica densa di allusioni e denigrazioni nei confronti dei familiari delle vittime già fortemente provati dalla tragedia. Azouz Marzouk si è sempre detto convinto dell’innocenza dei due unici condannati per la strage di Erba, gli ex vicini di casa Olindo Romano e Rosa Bazzi che, proprio in queste ore, attendono il responso della Cassazione sul ricorso della loro difesa contro il rigetto della revisione del processo deciso dalla Corte d’Appello di Brescia nel luglio 2024. A 19 anni dai fatti, la partita giudiziaria sul massacro potrebbe quindi riaprirsi.