Dopo le dichiarazioni della premier Giorgia Meloni sul Manifesto di Ventotene, Alberto Bagnai è intervenuto a L’Aria che tira, su La7, rincarando la dose. “Risente di contraddizioni tra una tensione ultraliberista e una più autoritaria sinistrorsa; quindi, è un documento un po’ scombiccherato”, il parere del responsabile Economia della Lega.
Dopo aver dichiarato che molti dei cosiddetti padri fondatori non condividono “praticamente nulla” di quanto è scritto nel Manifesto di Ventotene, Bagnai ha rilanciato: “Non è consonante con gli indirizzi politici che il Pd ha attuato quando è stato al governo, con la filosofia del progetto europeo così come poi si è andato sviluppando e contiene una cosa molto pericolosa, l’idea che nei momenti critici si debba sospendere la democrazia”.
Bagnai è stato poi protagonista di uno scontro a distanza con Antonio Caprarica, che era in collegamento: “La pace tra Russia e ucraina è vissuta come una sconfitta dall’Europa, è questo che non si vuole ammettere. Questa Europa che vuole fare 800 miliardi per le armi, è quella che con Draghi ha chiuso ospedali e scuole”.
BAGNAI SU EUROPA E RAPPORTI CON USA
Nel corso della trasmissione di La7, Bagnai ha ribadito che la Lega vuole un’Europa forte, ma l’europeismo attuale non funziona: “Il problema sono gli Stati nazionali e vogliamo risolvere questo problema facendo un ‘super Stato nazionale’? È evidente che questo tipo di europeismo non funziona”.
Inoltre, il leghista si è lasciato andare a uno sfogo quando il dem Dario Nardella ha attaccato gli Usa sostenendo che il presidente Donald Trump voglia indebolire l’Europa: “Secondo lei gli Stati Uniti vogliano che i loro investimenti vengano spazzati via? È assurdo pensare che gli Usa vogliano togliere l’ombrello della NATO dall’Europa, per loro sarebbe una catastrofe economica di proporzioni assurde”.
A tal proposito, ha attaccato il Pd, accusandolo di aver perso ogni riferimento di classe, di aver tradito il blocco sociale di riferimento e di non ragionare più in termini sociali ed economici.