I soldati ucraini che stanno continuando la difesa di Bakhmut, città bombardata intensamente dai russi nelle ultime settimane, e ormai finita sotto il controllo di Mosca, si dicono convinti che il loro sia di fatto un suicidio e di essere stati mandati a morire. Nonostante Bakhmut sia caduta e sia teatro di una delle battaglie più sanguinose che la storia ricordi, Zelensky sta continuando a difendere la città, ma i militari russi stanno compiendo una strage, continuando la loro avanzata aiutata anche dal gruppo Wagner. “Quando ci portano a Bakhmut, so già di essere mandato a morte”, sono le parole di Volodymyr, soldato ucraino, rilasciate al Kyiv Independent.
Il militare facente parte della 93esima brigata meccanizzata, ha detta che l’artiglieria russa ha inchiodato lui e la sua unità mentre stavano difendendo la città: “I russi continuano a spararci – ha proseguito, come si legge sul Daily Mail – ma non abbiamo artiglieria, quindi non abbiamo nulla con cui attaccarli. Non so se tornerò o meno. Ci stanno solo uccidendo”. Mosca vuole impossessarsi di Bakhmut con ogni mezzo, e anche se dovesse perdere migliaia di uomini in battaglia non sembra intenzionata a fermarsi.
SOLDATI UCRAINI A BAKHMUT, LE TERRIBILI TESTIMONIANZE DI UNA BATTAGLIA SANGUINOSA
Secondo l’intelligence della Nato, come riferisce la CNN, per ogni soldato ucraino ucciso ve ne sarebbero almeno 5 morti fra i russi, ma l’esercito di Putin supera quello di Kiev in maniera importante sul fronte Bakhmut, e attualmente starebbero combattendo fra i 20 e i 30mila soldati. Valeriy, altro militare ucraino impegnato sul fronte, ha spiegato che la maggior parte dei suoi compagni è stata uccisa dai proiettili russi, lamentando una scarsità di armi: “È un peccato che probabilmente il 90% delle nostre perdite provenga dall’artiglieria, o dai carri armati e dall’aviazione. Se l’Ucraina avesse più potenza di fuoco propria, probabilmente non sarebbe così”.
Il militare ha spiegato che solamente pochi del suo plotone, composto inizialmente da 27 uomini, sono riusciti ad uscire illesi da Bakhmut, mentre la maggior parte è rimasta uccisa. “I russi hanno così tante armi, e ce ne sono così tante – ha aggiunto – ci sparano contro tutto il tempo. A volte, senti un arrivo ogni secondo”.