Prima ballano sull’altare di una chiesa, sotto il crocifisso, e poi pensano bene di buttare una bici del cavalcavia, tutto ovviamente ripreso da uno smartphone di ultima generazione: l’episodio che ha sconvolto Segrate – hinterland di Milano – vede protagonisti due ragazzi di 15 anni, più un terzo che ha filmato tutto e postato sui principali social network, in particolare Instagram. I minorenni abitano a San Felice ed il primo episodio si è verificato sull’altare della parrocchia Santi Carlo e Anna, mentre il secondo risalirebbe a qualche mese fa e il mezzo di trasporto buttato giù dal ponte era stato preso dal bike sharing. Entrambi di buona famiglia, i due ragazzini sono stati identificati dai carabinieri e, come riportano i colleghi di Milano Today, quasi sicuramente saranno denunciati. Una vicenda che ha sconvolto la comunità di Segrate, con il primo cittadino Paolo Micheli che ha deciso di pubblicare due foto su Facebook, accompagnate da un lungo messaggio…
BALLANO SULL’ALTARE E BUTTANO BICI DA PONTE: CHOC A SEGRATE
«Sto seguendo da vicino questi fatti: i due ragazzini sono già stati identificati dai carabinieri che convocheranno i genitori e prenderanno gli opportuni provvedimenti. Trattandosi di minorenni il caso va trattato con molta attenzione nel pieno rispetto della privacy e della giovane età dei protagonisti», la conferma del sindaco Paolo Micheli, che ha poi ricordato tutti gli altri episodi di bullismo e vandalismo che hanno coinvolto anche edifici pubblici della zona e annunciato l’installazione di nuove telecamere di videosorveglianza a tutela delle strutture pubbliche. «Ma la sola repressione non è una risposta adeguata», tiene a precisare il primo cittadino, che evidenzia poco dopo: «Come Amministrazione in questi anni abbiamo promosso nelle scuole, nelle parrocchie e nei principali centri d’aggregazione cittadini diversi momenti di educazione civica e di sensibilizzazione contro il fenomeno del bullismo per giovani e famiglie. Non basta? Faremo di più. Poi ci siamo noi genitori che abbiamo la responsabilità maggiore della loro crescita e formazione: dedichiamogli più tempo e attenzioni, loro non lo chiederanno direttamente, ma ne hanno un grande bisogno!».