Il Banco Alimentare e la Fondazione Danilo e Luca Fossati hanno rinnovato la loro partnership: l'obbiettivo è abbattere le emissioni di Co2
È stata rinnovata in questi giorni la collaborazione tra il Banco Alimentare ETS e la Fondazione Filantropica Danilo e Luca Fossati, che da diversi anni permette alla fondazione per il recupero e la redistribuzione delle eccedenze alimentari di abbattere le sue emissioni di CO₂, nell’ambito di un ampio progetto di integrazione della sua missione a favore dei meno abbienti con le sempre più importanti questioni ambientali: non a caso, nel codice etico del Banco Alimentare è chiaramente definito l’impegno alla riduzione dell’impatto ambientale e proprio in questa direzione muove la collaborazione con i colleghi della Fondazione Filantropica.
Guardando ai dati del Banco Alimentare, il suo attuale impatto ambientale si divide tra l’innegabilmente positivo recupero delle eccedenze alimentari, che ha permesso di evitare l’emissione di oltre 80 mila tonnellate di anidride carbonica – oltre che di aiutare quasi 1,8 milioni di persone in difficoltà – e il negativo (ma necessario) impatto generato dall’uso di combustibili fossili per attività essenziali come il riscaldamento, la distribuzione su ruota degli alimenti e la produzione di energia elettrica; mentre, grazie alla Fondazione Danilo e Luca Fossati, si rende possibile la sostituzione di 12 furgoni inquinanti con delle controparti a zero impatto ambientale.
La collaborazione tra Banco Alimentare e la Fondazione Danilo e Luca Fossati: “Il bene comune in armonia con il creato”
“Continuando la visione di un servizio per il bene comune – spiega in questi giorni la presidente della Fondazione Danilo e Luca Fossati, Daniela Fossati – e in ascolto delle necessità del Banco Alimentare”, è stato rinnovato l’impegno avviato già da “alcuni anni” che sta rendendo economicamente possibile “il progetto di rinnovamento dei mezzi di trasporto” che ogni giorno recuperano e redistribuiscono le eccedenze alimentari.
Dal canto suo, invece, il presidente del Banco Alimentare, Giovanni Bruno, ha definito la collaborazione “particolarmente significativa” per la storia stessa della sua Fondazione, contribuendo oggi all’innovazione utile per perseguire l’importante obiettivo di “potenziare il nostro impegno nella lotta contro lo spreco alimentare”, perseguendo anche quella necessaria – per il bene comune – “armonia con il creato”, tanto cara a “Monsignor Luigi Giussani” e allo stesso “Cavalier Danilo Fossati”.