Il Battesimo di Gesù, in questo 2025, secondo il calendario romano, viene festeggiato il 12 gennaio. Si tratta infatti di una festa mobile, fissata alla prima domenica dopo l’Epifania, ovvero dopo il 6 gennaio. Ciò avviene per la Chiesa Cattolica in quanto, per quella Ortodossa, è l’Epifania stessa il giorno del Battesimo di Cristo, fin dall’anno 300. L’evento è ricordato nei tre Vangeli di Marco, Matteo e Luca e tutti e tre si riferiscono a un espisodio ben preciso. Scopriamo qual è la sua storia.
Come avvenne il Battesimo di Gesù secondo i Vangeli e la genesi della festività
In Occidente si iniziò a parlare del Battesimo di Gesù in particolare nella Liturgia delle Ore, ma dopo la riforma del 1969 si optò per la soluzione attuale. È la festa che conclude il Tempo del Natale e dà il via al Tempo Ordinario, con una parentesi prevista per il 2 febbraio, con la Presentazione di Gesù al Tempio (chiamata anche “candelora”).
I Vangeli partono dal luogo in cui avvenne l’incontro tra Gesù e Giovanni Battista, ovvero il fiume Giordano, alle porte del quale Mosè si fermò, per poi salire sul Monte Nebo per contemplare quella Terra Promessa a lui vietata dal Signore. Su questo stesso fiume, il Battista predicava l’arrivo del Messia e battezzava il suo popolo, durante il regno di Tiberio.
Giovanni, adempiendo alla profezia di Ezechiele, immergeva nelle acque del Giordano tutti coloro che volevano purificarsi dal peccato in attesa del Messia, al quale egli, diceva, “non era degno nemmeno di allacciare dei sandali”.
Tutto cambia il giorno in cui Gesù di Nazareth raggiunge le sponde del fiume per farsi battezzare dal lui: aveva 30 anni ed era prossimo a raggiungere il deserto, per restarvi per 40 giorni e 40 lunghe notti, tra digiuni totali e preghiera.
Il Cristo arriva umile, confondendosi tra la gente povera, non annunciato, ma silenzioso: egli è un essere perfetto e santo e non ha bisogno di essere purificato, ma entra nelle acque del fiume e chiede comunque di essere battezzato. Giovanni riconosce il Messia, non ritenendosi degno di quel sommo atto, ma Gesù lo invita ad ottemperare a ogni giustizia, riferendosi probabilmente alla totale accettazione della volontà di Dio scritta nella Torah.
Giovanni impartisce il battesimo a Gesù e, proprio in quel momento, una colomba scende verso il Cristo simboleggiando lo Spirito Santo; segue poi lo squarcio del firmamento, con la voce di Dio che annuncia la presenza del suo “Figlio prediletto” in cui si è compiaciuto.
Nel momento stesso del battesimo, la Santa Trinità si rivela dunque al mondo dell’uomo: il Padre Celeste, il figlio Gesù Cristo e lo Spirito Santo. Si inaugura così quello che è il primo Sacramento, visto però non solo come atto di purificazione e di perdono dei peccati, ma anche come rinascita dell’uomo sulla strada del buon cristiano.
La stessa vita di Gesù cambia da quel momento, in quanto segna un nuovo inizio, che porterà il Messia al compimento della Passione e della volontà di Dio, che è quella di sacrificare la vita mortale del suo unico Figlio per l’assoluzione degli uomini da tutti i peccati.
Il Battesimo di Gesù nell’arte
L’arte pittorica, nel corso dei secoli, ha dedicato al battesimo di Gesù opere di immenso pregio: basti ricordare ad esempio le raffigurazioni di Piero della Francesca, di Leonardo da Vinci e Andrea del Verrocchio custodite a Firenze nel Museo degli Uffizi, ma soprattutto alla Cappella degli Scrovegni a Padova affrescata da Giotto con immagini relative proprio al Cristo battezzato da Giovanni Battista.
I Santi del giorno
Il 12 gennaio di ogni anno, la Chiesa Cattolica celebra moltissimi santi e beati, tra i quali si ricordano: Beato Bernardo de Plano, Sant’Antonio Maria Pucci, Santa Cesira di Arles, Beata Lucia da Valcaldara, San Martino di Leon, San Vittoriano, Santa Taziana di Roma e Beato Antonio Fournier.