Il mistero del naufragio dello yacht Bayesian al centro della prima puntata della nuova stagione di Petrolio, il programma in onda su Rai 1 che torna con un formato nuovo, mensile, da due ore. Oggi, sabato 8 febbraio 2025, in prima serata si ricostruire la storia dell’inabissamento del veliero britannico, avvenuto il 19 agosto dello scorso anno nelle acque siciliane. Tra le vittime c’è il magnate britannico Mike Lynch, proprietario del veliero, la cui carriera verrà ricostruita da Duilio Gianmaria, perché potrebbe avere un ruolo in questa tragedia.
Infatti, ci sono aspetti oscuri di questa vicenda del naufragio del Bayesian che riguardano l’ascesa di Lynch. Il programma ha, quindi, raccolto testimonianze esclusive e si è mosso tra Palermo, Cambridge e Londra per raccontare la “rivoluzione” dell’imprenditore, che da un lato sfidava i colossi hi-tech americani e dall’altro intratteneva rapporti con i servizi segreti. Infatti, le agenzie di intelligence Usa e inglesi si sarebbero avvalse dei suoi servizi per garantire la sicurezza dei propri sistemi. L’accusa di una frode miliardaria nella vendita di Autonomy a Hewlett Packard, però, frenò la sua ascesa.
Prima l’estrazione negli Usa, poi il processo, ma quella vicenda si chiuse con l’assoluzione. In seguito a ciò, Lynch decise di festeggiare organizzando una crociera in Italia. Nel frattempo, il suo collaboratore Stephen Chamberlain morì investito facendo jogging a Cambridge, non molto tempo tempo ci fu la bufera che portò al naufragio dello yacht Bayesian, in cui non è morto solo il magnate britannico, ma anche altre 6 persone, tra cui la figlia e il cuoco di bordo.
DAL RECUPERO DEL BAYESIAN AL GIALLO DEI CODICI SEGRETI
Nel frattempo, sembra ormai tutto pronto per il recupero dello yacht affondato a largo di Porticello. La procura di Termini Imerese ha nominato un esperto che ha valutato 7 proposte per individuare la migliore strategia per recuperare il relitto, operazione che verrà condotta ad aprile. Il problema maggiore riguarda l’albero di 75 metri e le funi che vi sono collegate (e che potrebbero essere incastrate), perché tutto questo impianto pesa circa 30 tonnellate, inoltre potrebbe pure essersi riempito di acqua, visto che è da mesi sott’acqua, quindi il peso potrebbe essere aumentato. Da qui la decisione di tagliare l’albero, ma a distanza, senza coinvolgere i sommozzatori per motivi di sicurezza.
Ma proseguono anche le indagini che vedono accusati di omicidio plurimo e naufragio colposi il comandante, l’ufficiale di macchina e il marinaio che era di guardia quando lo yacht Bayesian è affondato. Ma ciò chiaramente non vuol dire che siano colpevoli. Nei mesi è emerso il mistero dei software: pare che Lynch, consapevole dell’importanza strategica dei codici sorgente dei programmi di Autonomy e Dark Trace, li avesse sempre con sé, su diversi dispositivi portatili, e che disponesse anche di copie di backup o versioni modificate di quei software. Inoltre, si parlò di casseforti con quei dati sensibili che potevano essere finiti nel mirino di Russia e Cina, tanto che è stata aumentata la sorveglianza.
NAUFRAGIO BAYESIAN: LE INDAGINI
Tutti i testimoni concordano sul fatto che l’albero maestro non si sia spezzato, ma il veliero in meno di un minuto si è capovolto per la forza del vento e delle onde nella bufera che si era scatenata. Inizialmente si parlò di una tromba d’aria, poi si scoprì che si era verificato un fenomeno più grande, noto come downburst, ma le indagini devono chiarire come sia accaduto che una nave così grande e sicura sia naufragata in poco tempo.
Ad esempio, bisogna capire se ci sono stati vizi a livello di costruzione, problemi di manutenzione o errori umani. Ad esempio, si ipotizza che lo yacht Bayesian non fosse in adeguata sicurezza e che uno dei portelloni fosse rimasto aperto mentre la barca si inclinava. Ma il recupero del relitto sarà utile anche ai fini delle indagini per provare a raccogliere ulteriori elementi.