La benzina aumenta in autostrada fino al prezzo di due euro al litro. Da qualche ora a questa parte numerosi automobilisti che hanno fatto rifornimento, hanno infatti scoperto l’amara sorpresa. Un salasso non da poco per le tasche degli italiani, soprattutto per coloro che si sposteranno nei prossimi giorni approfittando dei ponti del 25 aprile e del primo maggio. Si calcola infatti che un pieno potrebbe venire a costare ben 20 euro in più, e stando agli esperti non è ancora finita. Ma a cosa si deve il ritocco verso l’alto dei prezzi della benzina e del gasolio? Secondo quanto spiegano dall’Unione petrolifera, riportato da Il Sole 24 Ore, vi sarebbero una serie di concause, come le tensioni internazionali, l’aumento del prezzo del petrolio, manutenzione di alcune raffinerie, senza dimenticare le solite accise e iva, che vanno a “mangiarsi” gran parte del prezzo al litro dei carburanti. Il tema della accise è sempre argomento di dibattito politico, con Salvini e Di Maio che avevano spiegato di voler approfondire l’argomento, ma a tutt’oggi nulla è stato ancora fatto.
BENZINA A 2 EURO AL LITRO IN AUTOSTRADA
«A livello generale – le parole di Stefano Cantarelli, presidente di Anisa Confcommercio – c’è stato un forte rialzo della materia prima che non è dovuto tanto alla quotazione del barile, quanto alla borsa valori del prodotto finito. In autostrada i prezzi dei carburanti sono più alti, oltre che per il fatto che il servizio è attivo h24, 7 giorni su 7, per vari fattori». L’aumento, come specificato, riguarderebbe in particolare le autostrade, dove la vendita di carburante negli ultimi anni è letteralmente precipitata, proprio per il noto caro prezzi. Tornando alla questione accise, gli ultimi dati pubblicati dal ministero del lavoro e dello sviluppo economico, raccontano che, tenuto conto di un prezzo medio della benzina pari a 1.605 euro al litro, la componente fiscale è del 63%, 1.018 euro ogni litro, fra cui 0.728 di accise e 0.290 di iva.