Il marito di Carla Fracci, Beppe Menegatti, in collegamento stamane con il programma di Rai Uno, Dedicato. L’occasione è un omaggio che si terrà questa sera a Cervia, “Questo ricordo con degli amici come Silvia Frecchiami e Kledi Kladiu… ricordare Carla Fracci in questo posto bellissimo che è Cervia, Milano Marittima, è un luogo incantevole, siamo sotto le lapidi di Giuseppe Mazzini e di una grande scrittrice italiana, Grazia Deledda, che Carla e io volevamo omaggiare”. Sull’incontro fra Beppe Menegatti e Carla Fracci: “Ci conoscevamo dal 1953 e ci siamo sposati undici anni dopo. Siamo stati assieme a lungo volendoci bene come due piante autentiche e sono felicissimo di essere qui con questi amici e anche con l’orchestra e gli altri ballerini per onorare la memoria di Carla che merita veramente tanto ricordo”.
Quindi Menegatti ha proseguito: “Mi fa piacere rincontrarti (si rivolge a Marzullo ndr), perchè sei stato un uomo molto ammirato da Carla e ascoltato, sono felicissimo di riascoltare le tue parole”. E ancora: “Succedono cose straordinarie anche sotto la protezione di un teatro portante come La Scala. Io sono arrivato lì come assistente dell’allora grande immenso uomo di teatro Lupino Visconti e una delle prime persone che incontrai, ancora alla scuola di ballo, fu Carla Fracci“.
BEPPE MENEGATTI, MARITO CARLA FRACCI: “COMMOSSO DALL’AFFETTO”
“Sono commosso di queste parole dette da amici – ha poi proseguito – ma soprattutto questo interesse straordinario che c’è, interesse amoroso nei confronti di Carla a tutt’oggi. Vorrei in questo momento ricordare la cosa più importante che è successa nella vita di Carla, una delle pochissime donne di teatro ad avere un rispetto straordinario per se stessa come donna, tanto è che è una delle pochissime danzatrici al mondo che ha avuto un figlio, lei è morta fra le braccia di suo figlio, morta nel senso andata verso il cielo e questo è lo spettacolo ho assistito personalmente e lo spettacolo più commovente della mia vita”.
Quale insegnamento lascia ai giovani? “Il dedicarsi con semplicità ma con dedizione al proprio lavoro e questo dedicarsi al lavoro della danza è come dedicarsi a una cosa risolutiva per la storia e la morale di tutti gli uomini e le donne. Io vorrei che questo messaggio arrivasse, lavoro, lavoro, lavoro e dedizione al proprio lavoro”.