Quante volte, guardando un film a stelle strisce, vi è capitato di sentire nominare la Berkeley come una delle università più ambite e rispettabili d’America? Una fama che esce fuori però ammaccata dall’autodenuncia che l’ateneo ha fatto a “Us News and World report”, che ogni anno stila il ranking dei college americani. Come spiegato da “Il Corriere della Sera”, nel 2014 sono stati modificati i parametri per stilare la classifica degli atenei. Il 5% del ranking fino a quell’anno veniva calcolato prendendo in esame le donazioni degli ex allievi in maniera “indiscriminata”. Per rendere il criterio di valutazione ancora più stringente, però, “Us News” ha sancito di valutare quanto effettivamente donato come “atto di liberalità”. La Berkeley e altre quattro università hanno invece continuato a fornire i dati secondo la precedente indicazione, gonfiando le cifre delle donazioni promesse…
CHE SMACCO PER LA BERKELEY
Come punizione per aver gonfiato i dati delle donazioni promesse dagli ex allievi, la Berkeley e gli altri atenei sono stati cancellati dalla speciale classifica della “Us News and World report”: un vero e proprio smacco per quella che viene considerata la migliore università pubblica degli Stati Uniti. Oltre all’ateneo californiano, a subire l’onta della cancellazione dal ranking sono state lo Scripps College, la Mars Hill University, l’Università of North Carolina-Pembroke e la Johnson & Wales University. Come riportato da “Il Corriere della Sera”, questa penalizzazione non è permanente. Già a partire dal prossimo anno, se rispetteranno i criteri di valutazione stabiliti, le università potranno essere riammesse in classifica. Certo lo smacco resta…