Continua a far discutere l’intervista di Ultimo, secondo cui i giovani non hanno punti di riferimento e serve più prossimità da istituzioni e cultura. È intervenuta anche la ministra Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca che dopo aver letto le dichiarazioni dell’artista ha spiegato al Messaggero di non essere d’accordo con «la rappresentazione nichilista del mondo giovanile». Quella descritta da Ultimo è «una generazione perduta che non crede né in Dio né negli uomini ed è completamente smarrita nei social e incapace di pensare a un futuro individuale e collettivo», ma Bernini non crede a questa visione, anche alla luce della sua esperienza personale e da ministro.
Infatti, nell’intervista segnala che i giovani sono curiosi e a caccia di esperienze, hanno idee sempre nuove e si rivelano anche dei ricercatori brillanti, sempre pronti a scoprire ciò che accade nel mondo. Quel che però sta cercando di fare il mondo accademico è avvicinare i giovani e formarli, con la consapevolezza che i giovani sono reduci da un’esperienza come quella della pandemia Covid che ha causato una rottura con la socialità, senza dimenticare l’impatto delle guerre. Quindi, bisogna impegnarsi riguardo la condizione psicologica e culturale dei giovani, spiega Bernini, secondo cui la priorità è garantire il diritto allo studio, anche tramite le borse di studio, oltre che impegnandosi sulla condizioni psicologica.
DALLE PROTESTE NEGLI ATENEI AGLI INVESTIMENTI PER I GIOVANI
Nell’intervista al Messaggero la ministra ha parlato anche delle contestazioni contro di lei a Pisa, spiegando che non può accettare che le venga impedito di parlare, quindi Bernini tira dritto, ma precisa anche come sia giusto che le idee circolino liberamente negli atenei, anche quelle più radicali. D’altra parte c’è un solo limite che non è superabile: «No alla violenza, verbale e fisica». In merito invece alla fuga dei giovani all’estero, la ministra ricorda che sono stati investiti 11 miliardi di euro su settori importanti per la formazione dei giovani.
Il governo dal canto suo sta cercando di vincere una gara Ue per la costruzione di un telescopio di terza generazione, Einstein Telescope, per captare le onde gravitazionali: realizzandolo in Sardegna, si producono lavoro, innovazione, benessere, inoltre si attirano i cervelli di tutto il mondo. Altro tema caldo è quello dell’eliminazione del numero chiuso per medicina, che per Anna Maria Bernini ha un senso preciso, cioè quello di stravolgere e migliorare la qualità dell’offerta formativa. Dunque, evidenzia che è previsto «un semestre filtro con esami caratterizzanti», in modo tale che gli universitari non dovranno mettere il loro sogno nelle mani di in un test.