L’ATTACCO AL GOVERNO CONTE E IL TEMA DELLA LOMBARDIA PENALIZZATA: PARLA L’ASSESSORE BERTOLASO
Il tema non è tanto analizzare quanto avvenne 5 anni fa esatti, con i primi pazienti malati di Covid-19 in Lombardia: nel convegno organizzato oggi a Codogno l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, dà sfogo ad un sospetto che aleggia da tempo sul territorio tra i più importanti d’Europa per produzione, industria, scambi commerciali e vita sociale. Nonostante la Lombardia sia un traino per molti aspetti, «diamo fastidio» e lo si capirebbe dai tanti, troppi elementi di “penalizzazione” che la Regione subirebbe su vari campi.
Il plenipotenziario assessore della giunta Fontana parte sì dal tema dell’epoca Covid, dove la Lombardia a suo dire venne completamente «lasciata sola» dall’allora Governo Conte, da Palazzo Chigi fino al Ministro della Salute Roberto Speranza: da quella situazione drammatica in cui la Regione Lombardia venne attaccata, anche derisa ad inizio pandemia (vi ricordate la polemica sulle mascherine indossate dal Governatore Fontana?, ecco appunto…), ma il tema non è solo quanto soffrì il territorio più colpito dal Covid-19. Il punto è che quella sorta di isolamento, secondo Bertolaso, starebbe continuando anche oggi: come ha detto sempre al convegno di Codogno, la prova di un atteggiamento sospettoso contro la Regione lo si ha ogni volta che occorre stabilire dei finanziamenti, dalla Manovra di Bilancio al sistema sanitario nazionale, fino anche alla riforma dei prontuari terapeutici. Non da ultimo, le polemiche sull’avvio di un iter di Fine Vita in base alle leggi emanate dalla Corte Costituzionale, anche qui pretesto per attaccare la Regione Lombardia. Bertolaso ce l’ha tanto con parte del Centrodestra, quanto con larga parte del Centrosinistra che vede in Fontana e nel Pirellone dei “pericolosi nemici” da contrapporre continuamente.
“SIAMO SEMPRE LIVELLATI AL RIBASSO ANCHE OGGI”: SU COSA PUNTA REGIONE LOMBARDIA
Secondo la visione molto netta dell’assessore Bertolaso, vi sarebbe un continuo, perfido e «subdolo tentativo» nel penalizzare la Lombardia: il motivo non è sondabile, anche se l’ex Capo della Protezione Civile nazionale sospetta che il tema sia molto semplice, ovvero che la Regione dia fastidio per la sua importanza e competitività, ed è lì allora che scatterebbe l’attacco, «ogni volta cercando di livellare al ribasso» le varie attività e operazioni della giunta.
Serve far sentire la propria voce, rilancia Bertolaso, ma anche evitare di abbattersi troppo: serve piuttosto opporsi con ogni forza a tutte le potenziali ideologie, rimboccandosi le maniche per continuare ad offrire il meglio in servizi, opere e riforme ai cittadini lombardi. Anche per questo motivo, continua a ribadire il Governatore Fontana dopo il sostanziale via libera della Consulta sulla legge Calderoli, la traccia indirizzata dell’Autonomia differenziata va battuta per ottenere il massimo dalle tante risorse erogate e liberate dalla Lombardia. Come dimostrano i fatti anni dopo, con l’assoluta mancanza di un piano pandemico adatto alle sfide che il Covid impose all’Italia intera, prendersela – come all’epoca dei fatti venne fatto – contro Regione Lombardia fu del tutto ingiusto e ideologicamente ipocrita.