Nello speciale “Le Iene presentano: La Cura – Tutto ciò che devi sapere per stare meglio”, condotto da Gaetano Pecoraro, che andrà in onda questa sera, 20 aprile 2025, in prima serata su Italia 1, un ampio spazio sarà dedicato alla storia di Bianca Balti.
Già di recente la trasmissione aveva trascorso 48 ore in compagnia della top model: “Anche se non andasse bene, oggi sono contenta” con queste parole, Bianca Balti aveva accolto le telecamere de Le Iene durante una seduta di chemioterapia, trasformando la sua battaglia contro il tumore ovarico in un manifesto di resilienza.
La modella – 40enne e madre di due figlie – ha scoperto la malattia al terzo stadio nel settembre 2024, dopo anni di prevenzione attiva: portatrice della mutazione BRCA1, nel 2022si era sottoposta a una mastectomia profilattica, ma il cancro ha anticipato i suoi piani di rimozione delle ovaie. “Volevo un altro bambino, ho aspettato troppo” aveva confessato, mostrando il conflitto tra il desiderio di maternità e la necessità di salvare la propria vita.
In quell’occasione Bianca Balti aveva svelato il dietro le quinte della sua nuova normalità: dalle sessioni di chemio agli effetti del cortisone (“una fame terribile”), fino alla scelta di rasarsi i capelli, rifiutando parrucche da 10mila euro – “Mi sento scema a fingere. Senza capelli, tutti mi trattano meglio” – aveva dichiarato con ironia.
La sua storia non è solo un racconto di malattia, ma un atto di denuncia, cioè l’importanza della prevenzione genetica e l’accesso a terapie innovative come i PARP inibitori (cura intrapresa della stessa Balti a marzo 2025) che riparano il DNA danneggiato: un messaggio che unisce dolore e speranza, mentre le statistiche ricordano che il 70% dei tumori ovarici viene diagnosticato troppo tardi.
Bianca Balti e la rivoluzione della prevenzione: “Servono scelte coraggiose”
Bianca Balti riaccende il dibattito sulla chirurgia profilattica – tema spesso tabù per le donne under 40 portatrici di mutazioni BRCA come lei, che hanno fino all’80% di rischio di sviluppare tumori ovarici – ma rimuovere ovaie e tube prima dei 35-40 anni significa affrontare una menopausa anticipata, con conseguenze fisiche ed emotive. “Ora capisco Angelina Jolie” aveva ammesso, riferendosi all’attrice che nel 2015 scelse la doppia mastectomia.
Lo speciale de Le Iene si concentrerà anche sulle ombre della malattia, dagli gli effetti collaterali delle cure, al social freezing per preservare ovociti, passando per il senso di colpa per non aver agito prima, ma nonostante le difficoltà, Bianca Balti trasforma ogni limite in un’occasione: “La malattia mi ha insegnato a vedere la bellezza negli ostacoli”.
Con il tumore al terzo stadio, le sue chance di guarigione sono basse, ma le terapie target (come olaparib) offrono nuove prospettive e – nel frattempo – la ricerca continua lo studio su protocolli meno invasivi, come la rimozione graduale di tube e ovaie per ritardare la menopausa: una speranza concreta, mentre la sua voce diventa un faro per chi lotta nel silenzio.