BIBBIANO TRA PROCESSO E DIETROFRONT: LA POSIZIONE DEL PD CON MARCO FURFARO
Lo scorso 10 febbraio, Giorno del Ricordo, gli assistenti sociali della Lombardia hanno promosso una tavola rotonda sul “caso Bibbiano” invitando politici e partiti per discutere degli effetti che l’inchiesta sui presunti affidi illeciti in Emilia Romagna ha avuto sull’opinione pubblica e sull’intero settore del Welfare sociale. Proprio per la concomitante giornata dedicata alle celebrazioni per il ricordo delle vittime nelle foibe, quasi tutti i partiti non hanno presenziato all’evento tenutosi a Milano, salvo il responsabile welfare del Partito Democratico, Marco Furfaro.
Ebbene, è proprio dall’esponente Pd che è giunta conferma dell’intenzione di far sfilare il partito dalla posizione di parte civile nel processo ancora in corso sui presunti affidi illeciti, con servizi sociali “deviati”: al netto della piena assoluzione dello psicologo Foti, si indaga ancora con il processo ormai alle battute finali e con il castello di accuse che man mano in questi 5 anni sono state spesso ridimensionate. Motivo per cui dal Pd starebbero ragionando sul rimuovere il partito e la stessa Regione Emilia Romagna (tanto allora quanto oggi con giunta di Centrosinistra) dalle parti civili contro gli accusati del caso Bibbiano. Contattato dal “Dubbio”, è lo stesso Furfaro a spiegare ne parlerà con il Governatore De Pascale per capire se eventualmente ritirare la costituzione di parte civile al processo.
GLI ATTACCHI ALLA DESTRA E L’AMMISSIONE SUGLI ERRORI DEL PD NEL “CASO BIBBIANO”
Se da un lato il caso Bibbiano ha visto negli anni forti attacchi del Centrodestra contro il sistema dei servizi sociali della Val d’Elsa e in generale dell’Emilia “rossa”, i vari processi e le accuse col tempo sono state ridimensionate, pur senza eliminare del tutto alcune zone “opache” nei comportamenti e nella gestione che alcuni assistenti sociali usarono nel campo degli affidi in quell’area. Il Pd con Furfaro attacca ora il Governo Meloni lamentando di aver contribuito a generare un clima di ostilità verso l’intera categoria dei servizi sociali, ma ammette anche alcuni errori che la stessa sinistra avrebbe compiuto negli in cui esplose a livello mediatico il “caso Bibbiano”.
Secondo il parlamentare, l’errore più grave che ha compiuto il Pd a Bibbiano è il non aver compreso in tempo dell’onda mediatica che avrebbe travolto non solo i potenziali responsabili di reati e illeciti, ma l’intera categoria degli assistenti sociali e del settore che va dal Tribunale dei Minori fino ai singoli enti per affidi e adozioni. «Il nostro grave errore», ha detto ancora Furfaro all’evento organizzato in Lombardia (e riportato dal portale di “Vita”), è aver contribuito a coltivare «un sovvertimento del fatto che il welfare è centrale nel nostro Paese». Con il caso Bibbiano di fatto è stato come “uccidere” l’immaginario intero del welfare sociale. «Il Pd è stato silente» nel far passare l’idea (sbagliata) che le responsabilità presenti non fossero personali ma dell’intero settore dei servizi sociali.