Bibbiano, chiesti 11 anni e mezzo per l'ex dirigente dei servizi sociali nel processo Angeli e Demoni. Le altre richieste dell'accusa
PROCESSO ANGELI E DEMONI, LE RICHIESTE DI CONDANNA
È durata sette udienze la requisitoria del processo Angeli e Demoni sui presunti affidi illeciti e il noto caso di Bibbiano, e si è conclusa con le richieste di condanne della procura di Reggio Emilia. Quelle più alte riguardano l’ex responsabile del servizio sociale Federica Anghinolfi e l’assistente sociale Francesco Monopoli. Per la prima è di 11 anni e sei mesi, ma sono stati chiesti 3 anni e sei mesi per altri reati, nel secondo caso di 11 anni, più un anno per altri reati non connessi.
La pena chiesta per la psicoterapeuta Nadia Bolognini è di 8 anni e tre mesi. La neuropsichiatra infantile Valentina Ucchino rischia un anno di carcere, otto mesi sono stati chiesti per la collega Flaviana Murru; 6 anni e sei mesi per Imelda Bonaretti, 2 anni per Federica Alfieri, entrambe psicologhe, mentre la richiesta per l’educatrice Maria Vittoria Masdea è di 4 anni, uno in più per Sara Gibertini, 3 anni e mezzo per Marietta Veltri, 6 anni e quattro mesi per Annalisa Scalabrini, tutte e tre assistenti sociali. Infine, 4 anni per l’educatrice Katia Guidetti, infine 3 anni per le due affidatarie.
BIBBIANO, LA RICOSTRUZIONE DELL’ACCUSA
La vicenda riguarda lo scandalo scoppiato nel 2019 travolgendo la comunità della Val d’Enza, soprattutto il centro di Bibbiano. Secondo l’accusa, gli psicologi avrebbero condizionato i ricordi dei minori, alterandoli, per far emergere, attraverso le loro metodiche, abusi e maltrattamenti.
Dunque, le terapie non erano utilizzate come supporto neutrale, ma diventavano uno strumento per confermare ipotesi già prefissate e stabilite. Non solo i servizi sociali avrebbero commesso sistematicamente reati per stabilire la loro giustizia, cercando di far adeguare la magistratura alle loro convinzioni, ma avevano anche scopi affaristici, visto che i bambini che tornavano a casa non si sottoponevano più alle terapie e quindi i guadagni sarebbero calati.
Il processo in questione è quello che si sta svolgendo con rito ordinario, mentre il psicoterapeuta Claudio Foti aveva scelto quello abbreviato, che si è concluso con la condanna a 4 anni in primo grado, mentre in appello ha ottenuto l’assoluzione. Invece, il sindaco di Bibbiano, che ora non è più alla guida della città, Andrea Carletti, è stato prosciolto dall’accusa di abuso d’ufficio.