Anche La Vita in Diretta ha trattato il caso del bidello di Castellammare di Stabia accusato di aver violentato in uno sgabuzzino di un istituto scolastico superiore, una studentessa di soli 15 anni. Ai microfoni del programma di Rai Uno ha parlato il vice-preside dell’istituto che ha spiegato: «Siamo venuti a conoscenza della cosa quando la ragazza, la vittima, insieme ad un’insegnante, ci ha raccontato quanto successo in lacrime. Subito dopo ci siamo attivati con la dirigenza per raccogliere tutte le informazioni possibili, e un’altra ragazza ha espresso delle lamentele nei confronti di questa persona. La famiglia ha reagito male in maniera ovviamente comprensibile. Il nostro interesse come scuola è stato quello di offrire il massimo supporto alla giovane». Il bidello al momento si trova agli arresti domiciliari nonostante gli inquirenti parlino di riscontri “granitici”. «Noi non lo conoscevamo abbastanza – raccontano due studenti dello stesso istituto, intervistati dalla Rai – ma comunque sembrava una persona normale». Si è parlato anche di un precedente riguardante lo stesso bidello, che avrebbe spiato delle ragazzine, ma al momento tale indiscrezione non trova conferma. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BIDELLO STUPRA 15ENNE A SCUOLA: IL COMMENTO DEL VICEPRESIDE
A Storie Italiane, programma di Rai Uno, si parla della vicenda del bidello dell’istituto scolastico superiore di Castellammare di Stabbia, che avrebbe stuprato una ragazzina di 15 anni fra le mura della stessa scuola, in uno stanzino. Al momento il dipendente scolastico si trova presso la propria abitazione agli arresti domiciliari, dopo che i famigliari della presunta vittima avrebbero denunciato il tutto, ma c’è il forte dubbio che la 15enne di cui sopra non sia l’unica ragazza abusata dal bidello. Il vicepreside dell’istituto stabiese, intervistato dai microfoni Rai, ha spiegato: «In ogni piano c’è un bidello che ha il suo locale, e sorveglia il proprio piano, lo stanzino in cui sarebbe avvenuto il presunto stupro era ovviamente adibito per altro. Non abbiamo mai sentito nulla precedentemente l’unico episodio della ragazza. Il trasferimento? E’ avvenuto a domanda, ha chiesto lui di cambiare scuola, e lo ha chiesto dopo il fattaccio. Lo abbiamo spostato in un’altra scuola che è organizzata in maniera diversa ed è maggiormente controllabile. Il trasferimento è avvenuto solo in seguito all’episodio presunto, noi non avevamo sospetti». Come sta la ragazza ora? «E’ tornata a scuola, l’abbiamo supportata nella didattica». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BIDELLO STUPRA UNA 15ENNE A SCUOLA
Ancora la scuola e ancora orrori pedofili quelli che ci giungono dalla cronaca locale questa di Castellammare di Stabia: l’accusa rivolta contro un bidello campano (A.L.) è gravissima, avrebbe stuprato una studentessa di 15 anni mentre era a scuola, addirittura in un piccolo ripostiglio dell’Istituto Alberghiero di Castellammare. La denuncia arriva direttamente dalla ragazza che una volta rientrata in classe in lacrime ha fatto scattare l’allarme, con l’arrivo degli inquirenti che immediatamente hanno sequestrato gli abiti della ragazza e del bidello per iniziare l’analisi di confronto sul materiale genetico. Nell’attesa di capire se effettivamente vi siano delle responsabilità gravi e volontarie del collaboratore scolastico – e se non si tratti di una calunnia – il gip ha ritenuto che le dichiarazioni della vittima trovassero «puntuale e granitico riscontro nella comparazione dei referti biologici»: si complica dunque la posizione del 55enne dopo che la Polizia Scientifica con i propri primi esami ha di fatto portato la Procura ad emettere gli arresti domiciliari per il bidello accusato di violenza sessuale.
ABUSI BIDELLO SU 15ENNE A SCUOLA: LE ACCUSE
L’accusa esatta per il 55enne assistente scolastico è quella di stupro aggravato ai danni di una minorenne anche se l’uomo si è sempre professato fin dall’inizio della denuncia come assolutamente estraneo alla presunta violenza comminata: gli abusi sarebbero iniziati nel settembre scorso, ma le indagini sono scattate a dicembre dalla denuncia della 15enne, rientrata in classe piangendo e accusando il bidello. Al momento, ad incastrare l’uomo ci sarebbero le tracce biologiche trovate sui vestiti, in particolare sui pantaloni della ragazzina che confermerebbero la violenza: in attesa che gli inquirenti facciano una piena e risoluta disamina completa dei fatti e delle prove a carico del 55enne bidello. La forte polemica è montata nelle scorse ore anche perché quel collaboratore scolastico negli anni precedenti risultava “recidivo”: in pratica quando lavorava sulla penisola di Sorrento, il bidello fu sorpreso mentre spiava studentesse ragazze in bagno. All’epoca però non fu sospeso dal lavoro ma semplicemente spostato di scuola con ricamo verbale ufficiale: oggi però l’accusa di stupro riaccende l’evidente polemica, con una seconda ragazzina che avrebbe dichiarato di essere rimasta vittima anch’essa dei suoi abusi negli ultimi mesi.