Era seduta addormentata su una banchina di una stazione ferroviaria nello stato indiano di Jharkhand, la madre era lì vicino ma dormiva anche lei, ma è bastato un momento di disattenzione perché tre uomini la rapissero. Uno di loro poi si è scoperto essere il compagno della donna. I suoi due amici l’hanno portata in un angolo deserto e qui l’hanno stuprata, poi, come succede spesso in India, l’hanno uccisa perché non potesse riconoscerli, decapitandola. Ennesimo episodio, di una serie infinita, che colpisce i minori in India, dove lo stupro è all’ordine del giorno, qualunque sia l’età delle vittime, anche 3 anni come in questo caso. Solo un anno fa una bambina anche lei di 3 anni era stata trovata in condizioni gravissime sulle scale della sua abitazione dopo essere stata stuprata. Secondo recenti dati del governo, il 52% dei bambini indiani infatti ha subito abusi e nel solo 2016 sono stati registrati 19.765 stupri su minori, ogni 155 minuti un bambino sotto i sedici anni subisce violenza e ogni 13 ore uno sotto i dieci.
COINVOLTO ANCHE IL COMPAGNO DELLA MADRE
Nei filmati delle telecamere della stazione si vede un uomo che porta via la piccola ancora addormentata. “Abbiamo arrestato due sospettati, sui trent’anni, che ci hanno condotto nel luogo dove si trovava il corpo mutilato della bambina, che era all’interno di una borsa in un posto isolato. Hanno confessato di avere violentato, strangolato e decapitato la bambina”, ha riferito l’ufficiale di polizia Ehtesham Waquarib. Uno dei due uomini era appena uscito dal carcere dove si trovava per aver tentato un altro stupro nei confronti di una minore nel 2015. Nell’orrore della tragedia, un particolare raccapricciante: la testa della bambina non è ancora stata trovata.