A Storie Italiane il terribile caso della bimba di 9 mesi sbranata forse dal pitbull di casa, ad Acerra. Tanti gli interrogativi sulla vicenda, a cominciare dal capire cosa sia successo in quell’abitazione: perchè il cane ha aggredito la bimba senza che il padre se ne sia accorto? “Il papà era in un sonno profondo – racconta Vito Francesco Paglia, inviato di Storie Italiane – forse per uso di stupefacenti che aveva utilizzato in casa, poi quando si è svegliato ha trovato la bimba in una pozza di sangue”.
“A quel punto è uscito dalla porta di ingresso ed ha percorso a tutta velocità con le ciabatte ai piedi i 300 metri che lo separano dalla clinica dei Fiori. Poi sempre di corsa è arrivato in fondo alla strada, sperando che qualcuno potesse salvare la vita alla piccola Giulia che però aveva troppe ferite e per la bimba non vi era più nulla da fare”.
BIMBA DI 9 MESI AGGREDITA DA PITBULL: INDAGINI IN CORSO
Le forze dell’ordine hanno sequestrato le videocamere della zona per capire se eventualmente il padre sia uscito di casa quella sera, assentandosi quindi da casa. Stando a Vito Francesco Paglia è possibile che l’uomo sia sceso a fumare, e non è da escludere che proprio in quel frangente sia avvenuta l’aggressione.
Nel quartiere raccontano di un cane già pericoloso: “In estate aveva sbranato un altro cane piccolissimo”, e ancora: “Tutti avevano paura perchè abbiamo bambini”. Un’altra aggiunge: “Il cane era sempre in casa, ma un giorno è scappato, ha trovato la porta aperta, e si è mangiato un altro cane”. Le forze dell’ordine stanno cercando di fare chiarezza sulla vicenda, anche perchè sembra che il pitbull non fosse nemmeno registrato, ed inoltre le versioni fornite dal padre della piccola sono apparse un po’ discordanti fra loro.
BIMBA DI 9 MESI AGGREDITA DA PITBULL: TANTI I GIALLI DA CHIARIRE
Un altro giallo riguarda il fatto che non vi sarebbero tracce di dna nel cane collegabili alla piccola Giulia. “Lui dichiara che c’è stata un’aggressione di un animale randagio – racconta ancora Paglia – poi successivamente la versione viene cambiata e dice che è stato il pitbull ad aggredire la bimba. Nella bocca del cane non sono stati trovati reperti che possano collegare l’aggressione alla bimba, è come se la bocca del cane fosse pulita, forse potrebbe aver ingerito tanta acqua… ma nell’altro cane vi erano tracce ematiche, è un meticcio e non è possibile che possa aver aggredito la piccola. L’aggressione sarebbe riconducibile a Tyson, un pitbull di 25 kg. Oggi il padre è indagato per omicidio colposo visto che il cane non era in custodia come avrebbe dovuto”.
Fondamentale sarà l’autopsia sulla bimba che stabilirà cosa è successo di preciso quella notte: “Magari è caduta dal letto e poi il cane l’ha aggredita, tutte ipotesi che la procura di Nola vuole approfondire e oggi ci sarà un nuovo sopralluogo per ricostruire nel migliore dei modi la scena del crimine”. Per Enrica Bonaccorti, ospite in Storie Italiane: “Bisogna introdurre un patentino per questi tipi di cani, cosa aspettano ad introdurre una legge? E poi l’utilizzo della cannabis”.