Storie Italiane torna sul caso dei bimbi che forse sono stati maltrattati a Cosenza, e di quanto accaduto alla troupe dello stesso programma Rai, che è stata raggiunta da alcuni spari sparati dall’abitazione dove abita il padre biologico dei due piccoli. “Hanno sequestrato la carabina ad aria compressa – racconta l’inviato Vito Francesco Paglia, uno delle vittime degli spari – poi i carabinieri stanno cercando anche i pallini sparati per cristallizzare quanto accaduto”. Ieri è stata una giornata importante per le indagini in merito ai due bimbi maltrattati, a cominciare dalla nomina del dottor Ricci, il CTU nominato dalla Procura, per capire se le due vittime siano stati maltrattate o se sia trattato invece di un incidente o di incuria.
Il dottor Sbano, che era insieme al dottor Ricci, ha spiegato a Storie Italiane: “Ieri ci siamo recati insieme al professor Ricci che è il CTU, siamo andati avanti a fare un esame dei due bimbi, molto accuratamente con la collaborazione del primario della chirurgia pediatrica, i bimbi stanno in un ottimo stato di salute, non sono ancora completamente guariti, hanno dei segni e dei traumi da accertare meglio. Noi li abbiamo visti soltanto ieri mentre il primo “episodio” sarebbe avvenuto tanto tempo fa. Ora dobbiamo studiare le relazioni dei medici, ciò che hanno certificati, confrontare il dato obiettivo e retroattivo, dobbiamo trovare una correlazione fra il dato iniziale e l’obiettività di ieri pomeriggio”.
BIMBI MALTRATTATI A COSENZA, LE PAROLE DEL DOTTOR SBANO
E ancora: “Leggo su Facebook dei messaggi che dicono che noi vogliamo occultare… noi non possiamo alterare la verità, i bimbi non si toccano e non si maltrattano. Oggi abbiamo il compito di affrontare questa situazione e cercare di uscirne nel migliore dei modi, se c’è qualcuno che ha commesso qualcosa deve avere la giusta punizione, ma se i dati non lo confermano dobbiamo essere onesti e dirlo”.
Si riuscirà quindi a fare chiarezza su cosa sia accaduto a questi due bimbi di Cosenza, per cui ricordiamo, mamma e nonna sono state allontanate, ma respingono al mittente ogni accusa. “I bimbi stanno bene dal punto di vista di salute – ha aggiunto Paglia – rimangono in ospedale e si attende il 13 febbraio per capire se la potestà genitoriale potrà essere restituita ai due genitori o se la sospensione continuerà. Ho parlato anche l’avvocato del compagno dei due bimbi che ci ha detto di essere sereno e di aver fornito tutti gli elementi, aggiungendo che il suo assistito amava questi bimbi quanto la mamma degli stessi.
BIMBI MALTRATTATI A COSENZA, IL PUNTO SULL’ALOPECIA
E ancora: “Oggi ci sarà invece l’affidamento ad un tecnico per esaminare i tre cellulari che sono stati sequestrati per individuare prove dei maltrattamenti o non di maltrattamenti. Ad esempio se la visita medica è stata effettuata”. Il dottor Sbano aggiunge: “Mi è stato detto da un dermatologo che è stato visto un bimbo e che ci sarebbe alopecia, sarebbe stato confermato anche dal dottor Scarpelli, primario di pediatria di Cosenza”.
“Si pensava in un primo tempo ad una sigaretta spenta in testa al bimbo, ma al momento non abbiamo constatato nulla. Ho delle perplessità, bisogna studiare la situazione, e il pm ha chiesto di incontrarci tutti e tre, con il dottor Ricci, per arrivare alla vera verità. Dobbiamo arrivare ad una parte finale per definire tutta la situazione”. Il dottor Sbano ha aggiunto: “Nel fare le radiografie al gomito è emerso che aveva altre lesioni di una pregressa frattura di un avambraccio, si vedeva il callo osseo, bisognerà valutare se è stata provocata o se nella vivacità di questi bimbi son caduti causandosi queste fratture con un po’ di incuria di chi li assisteva.
BIMBI MALTRATTATI A COSENZA, IL DOTTOR SBANO: “CI SONO DELLE FRATTURE…”
Il dottor Sbano ha aggiunto, sempre sui bimbi di Cosenza: “Una volta li hanno portati in ospedale e poi hanno firmato per portarseli a casa senza aspettare la fine dell’iter diagnostico, in un altro caso li hanno tenuti a casa pensando ad una banale contusione e quindi dobbiamo fare luce su questa situazione”.
Vito Paglia aggiunge che ci sarebbe una denuncia da parte del patrigno dei due bimbi nei confronti del padre biologico in quanto quest’ultimo l’avrebbe minacciato, convinto che li abbia maltrattati: “Ci sono due famiglie, due parte contraddistinte che riferiscono una cosa diversa dall’altra, è un contesto un po’ particolare, ma l’attività della Procura è certosina. In tutta questa vicenda – aggiunge – chi ne ha pagate le conseguenze sono i bimbi”. Prima di congedarsi Vito Francesco Paglia ha aggiunto: “I nostri ragazzi stanno bene, sono dietro la telecamera e hanno montato i video e noi stiamo continuando a fare il nostro lavoro con la solita serenità. Ringraziamo tutti coloro che hanno espresso solidarietà”.