Marco Sabatini è il padre di Matteo, un bimbo autistico di 12 anni, rifiutato la scorsa vigilia di Natale da un albergo della provincia di Frosinone, dove avevano prenotato un soggiorno: “Come mi sono sentito? Offeso. Discriminato – le parole dello stesso padre ai microfoni del quotidiano Repubblica, sulla vicenda – per Matteo, per me, per mia moglie Elena, per tutte le famiglie con figli autistici che sono state messe alla porta dal gestore di quell’hotel. Un albergatore che non ci ha ritenuti degni di passare il Capodanno insieme agli altri clienti. Ma vorrei rassicurare tutti: stasera passeremo comunque un bellissimo Capodanno con tanti amici cari”. Stando a quanto riferisce Sabatni, il motivo del rifiuto sarebbe dovuto allo stato appunto di autismo dello stesso ragazzino di cui sopra: “Appena hanno sentito la parola “bambini autistici” – prosegue nel suo racconto – eppure erano ben contenti quando, all’inizio di novembre, avevamo riservato stanze e cenone per più di quaranta persone”.
BIMBO RIFIUTATO DA HOTEL PERCHE’ AUTISTICO: “NON CI ERA MAI CAPITATO”
Matteo avrebbe dovuto far parte di un gruppo composto in totale da dieci ragazzini autistici e disabili, le cui famiglie volevano passare gli ultimi giorni dell’anno in compagnia: “Ma quando abbiamo avvertito il proprietario – continua ancora Sabatini – della presenza dei nostri dieci ragazzi disabili, l’hotel ci ha chiuso le porte”. Il padre ha svelato di aver visto in passato verso suo figlio diffidenza e noncuranza ma mai nessuno “ci aveva mai escluso da un villaggio turistico, un cinema o un ristorante”. La versione dell’albergatore è stata che la struttura non era adeguata alle esigenze del gruppo: “Ha detto che la sua struttura non era adeguata e c’era un numero chiuso per i bambini. Si è mai sentita una cosa simile? La verità è che non voleva i nostri figli. Gli altri clienti della cena di Capodanno avevano diritto a stare tranquilli. Così ci ha detto – ha proseguito ancora il signor Sabatini – e a mezzanotte, ha aggiunto, con lo scoppiare dei botti chissà che reazione avrebbero potuto avere dei ragazzi autistici”. Marco parla di episodio di “razzismo e pregiudizio”, per poi aggiungere e concludere: “Matteo è un dono e noi non ci arrendiamo. Stasera avremo un bellissimo Capodanno in famiglia”.