Il caso Roccaraso – il paesino montano di 1.400 anime, provincia dell’Aquila, comunità Alto Sangro, in Abruzzo, invaso da migliaia di turisti napoletani mordi e fuggi, tutti armati di banconote da 20 euro (tra l’altro di origine sospetta) da investire in giornata – darà il la a uno degli approfondimenti in calendario alla prossima BIT 2025, da domenica 9 a martedì 11 febbraio a FieraMilano Rho, il salone sullo stato dell’arte e l’innovazione del settore travel. L’appuntamento è per “Distribuire e destagionalizzare. L’overtourism si batte così”, occasione che farà il paio con “Viaggi e mobilità sostenibile: compensare non basta”, incontro dove si parlerà di scelte di trasporto e di alloggio eco-friendly.
La nuova edizione della Borsa internazionale del turismo vedrà la partecipazione di oltre 1.000 espositori provenienti da 62 Paesi: “Un’occasione – dicono gli organizzatori – unica sia per gli operatori, sia per i viaggiatori (questi ultimi potranno accedere nella sola giornata di domenica 9) per scoprire le eccellenze del turismo da tutto il mondo. Particolarmente significativa la rappresentanza dall’Italia, con pressoché tutte le Regioni italiane e una presenza diretta di Enit e ministero del Turismo a guidare la promozione del Belpaese. A conferma dell’appeal sempre più globale della manifestazione, accanto a questi arrivano anche gli espositori esteri dai cinque continenti”. Nella lista figurano Anguilla, Azzorre, Barbados, Cambogia, Cina, Corea del Sud, Georgia, Ibiza, Marocco, Polonia, Sarajevo, Seychelles, Slovenia, Svizzera, Tagikistan e Thailandia tra le destinazioni; i tour operator Alpitour, Dimensione Turismo, I Grandi Viaggi e Mamberto; Leonardo Hotels nella ricettività; le aziende del Digital Holafly e Rate Hawk; infine, tra i vettori, Air France, British Airways, Delta, Iberia, KLM, Norwegian Cruise Lines, TAP, Trenitalia o United Airlines.
Il programma Hosted Buyer ospiterà inoltre centinaia di buyer invitati da 49 Paesi di tutto il mondo. Di questi, il 45% proviene dall’Europa, Italia compresa; il 27% dalle Americhe; il 18% da Asia (inclusi Paesi CIS) e Oceania; il 10% da Medio Oriente e Africa. Tra i Paesi più rappresentati Arabia Saudita, Argentina, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Paesi dell’Est Europa, Paesi del Golfo, Spagna, Usa.
Oltre alle consolidate aree leisure, dedicate alle destinazioni italiane ed estere, la Digital Area BeTech, riservata alle tecnologie e la Hospitality Area dedicata ad alberghi e catene, a BIT 2025 spiccano diverse aree focus. Da non perdere il Villaggio Thermalia by FederTerme, un vero e proprio viaggio multisensoriale in una nuova concezione del benessere come filosofia di vita, mentre Astoi Village metterà in vetrina il turismo organizzato e l’area We Live the BIT metterà in evidenza le iniziative organizzate da Welcome Travel Group nell’ambito della sua partnership con BIT 2025.
A completare i focus sul turismo di domani lungo il percorso espositivo, si svolgerà il palinsesto di oltre 40 incontri in formato talk di Bringing Innovation Into Travel. Da sempre, infatti, BIT è l’appuntamento che anticipa le tendenze dell’anno: in quest’edizione verranno approfonditi alcuni dei temi più caldi, appunto come overtourism e sostenibilità, intelligenza artificiale, turismo delle emozioni e nomadismo digitale o il ritorno di un rinnovato luxury. Tutte sfide che il Travel dovrà affrontare nei prossimi anni. Si spazierà per esempio dal turismo di lusso (come promuoverlo e venderlo) ai grandi scenari, a quali trend che influenzeranno l’offerta alberghiera nei prossimi 10 anni.
L’Osservatorio della BIT ha individuato alcune tra le tendenze con maggiori probabilità di convertirsi in opportunità di business. Se da una parte la parola d’ordine è viaggio emozionale all’insegna della consapevolezza green e della ricerca di spazi e tempi per il benessere, dall’altra, monitorando tra le tendenze lifestyle, emerge l’interesse a combinare vacanze e lavoro nello stesso viaggio: workation, bleisure, team bonding e digital nomadism sono parole sempre più usate e queste forme di “turismo” sono sempre più diffuse: Il 12% degli italiani intende praticarne almeno una, mentre il 50% si dice genericamente interessato a farlo in futuro, tra questi ultimi soprattutto i Millennials e la Gen Z.
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