Il blackout – fenomeno tanto raro quanto destabilizzante – può riaccendere periodicamente timori e domande sulla nostra preparazione a gestire l’imprevedibile; dalle storiche interruzioni come quella del 28 settembre 2003 in Italia – durata oltre 18 ore – al recentissimo episodio del 28 aprile 2025 in Spagna e Portogallo, la mancanza di corrente prolungata obbliga a prepararsi su azioni immediate e strategie di sopravvivenza.
“Mantenere la calma è il primo passo” ricorda la Protezione Civile, che ha stilato una serie di regole salva-vita essenziali: evitare candele, preferire le torce elettriche, non utilizzare ascensori e limitare l’apertura di frigoriferi sono procedure da seguire minuziosamente per scongiurare rischi maggiori. Le cause di un blackout possono essere di due tipi, domestiche o esterne: sovraccarichi di rete, guasti agli impianti, mancati pagamenti, ma anche eventi atmosferici estremi o interventi programmati sulla rete elettrica.
Identificare l’origine del blackout è il primo passo – oltre che essenziale – e se il problema non riguarda solo la propria abitazione, è necessario segnalarlo tempestivamente al 115, al distributore energetico o all’ARERA (800166654) permettendo così di attivare interventi rapidi e mirati. Bisogna prestare la massima attenzione poi, a chi dipende da dispositivi medicali: in questi casi, contattare immediatamente il 118 diventa una priorità assoluta per evitare conseguenze drammatiche e fuori controllo.
Blackout, emergenza e prevenzione: come gestire frigoriferi, telefoni e apparecchi medicali
Mentre l’attesa del ripristino della corrente si prolunga, ogni gesto conta e può risultare determinante: conservare la carica dello smartphone (unico ponte con l’esterno) diventa essenziale, così come proteggere elettrodomestici delicati da sbalzi di tensione, staccandoli dalla presa. Secondo gli esperti, il frigorifero mantiene il freddo per 4-6 ore se chiuso, il congelatore fino a 48, ma raccomandiamo comunque di aprirli solo se strettamente necessario per preservare alimenti e farmaci termolabili.
Non meno importante, la questione indennizzi: in caso di blackout superiori alle 12 ore, è previsto un rimborso automatico in bolletta, calcolato in base alla durata, alla densità abitativa e al tipo di fornitura, come stabilito dall’ARERA nella delibera 617/2023. Ma prevenire è meglio che curare e – quindi – tenere una torcia a portata di mano, con batterie di riserva, o dotarsi di power bank ricaricati, trasforma un’emergenza in un inconveniente gestibile: evitare il panico è fondamentale, in quanto piccoli accorgimenti possano salvare letteralmente la vita.
Mentre la tecnologia avanza con app come Eddie per segnalare guasti di corrente in tempo reale, la lezione resta sempre la stessa: davanti al buio improvviso, la differenza la fa chi agisce con lucidità, trasformando l’incertezza in controllo.