Un enorme blackout sta travolgendo in queste ore gran parte della Penisola iberica, lasciando senza corrente milioni di persone in Spagna e Portogallo e causando profondi disagi in settori strategici come i trasporti e le telecomunicazioni: da qualche ora le città principali – da Madrid a Lisbona – si sono trovate al buio. I semafori spenti hanno paralizzato il traffico mentre le metropolitane si sono fermate improvvisamente provocando caos e sospensioni di servizi essenziali; l’aeroporto internazionale Barajas di Madrid è rimasto senza elettricità, costringendo alla sospensione di voli e alla gestione emergenziale di migliaia di passeggeri impigliati in una situazione decisamente critica, identica a quella vissuta in molti hub portoghesi.
Anche alcune zone di Francia (soprattutto al confine con la Spagna) e addirittura territori fino al Belgio, hanno vissuto momenti di interruzione di corrente in un fenomeno di cui – al momento – non si conoscono le cause; riguardo le ipotesi sulla possibile origine del malfunzionamento c’è un incendio nel sud-ovest della Francia, sul monte Alarico, che ha danneggiato una linea ad altissima tensione tra Perpignan e Narbona orientale, ma questa pista è solo una tra le varie che stanno passando al vaglio degli esperti.
Le autorità – tra cui Red Eléctrica di Spagna – hanno attivato protocolli d’emergenza per ristabilire la fornitura elettrica ribadendo che tutte le risorse sono concentrate per un ripristino rapido e sicuro, ma allo stesso tempo, non si esclude un possibile attacco informatico con gli investigatori stanno esplorando tutte le possibilità, nel frattempo, i cittadini sono stati pregati di non sovraccaricare i numeri di emergenza per consentire una gestione efficiente di questo momento di crisi.
Blackout, Spagna e Portogallo nel caos: la crisi energetica investe anche le reti europee
Il blackout di oggi sta rendendo visibili le fragilità strutturali delle reti elettriche in Spagna e Portogallo, due Paesi tradizionalmente interconnessi con il sistema europeo, i cui malfunzionamenti si sono velocemente propagati creando uno scenario di emergenza diffusa: la mobilità urbana è stata messa in ginocchio da semafori spenti e dall’interruzione del funzionamento delle metropolitane mentre il sistema ferroviario spagnolo, gestito da Renfe, ha dichiarato uno stop totale ai treni, bloccando migliaia di passeggeri.
Le ripercussioni sul traffico aereo e su quello delle comunicazioni hanno fatto emergere la necessità di una revisione urgente dei protocolli di sicurezza e della gestione energetica, alla luce di una crescente dipendenza da sistemi digitali e reti elettriche stesse. Intanto la presidente della Comunità di Madrid, Isabel Díaz Ayuso, ha chiesto al premier Sánchez di attivare l’emergenza di livello 3 e mobilitare l’esercito; il governo che invitato i cittadini a non mettersi alla guida mentre la Commissione europea è in contatto con i due Paesi per monitorare la situazione e favorire il ripristino della rete elettrica.
La gestione di questa crisi sta mettendo a dura prova la capacità delle autorità spagnole e portoghesi di rispondere efficacemente e in coordinamento con i partner europei, rimarcando l’importanza di investimenti mirati e di una strategia comune per garantire la sicurezza energetica, temi spesso minimizzati. I cittadini spagnoli e portoghesi stanno condividendo ormai da ore la frustrazione per le difficoltà causate dal blackout: un guasto apparentemente locale ma che si è rapidamente trasformato in un’emergenza transnazionale.